Cinema all'aperto a Città Giardino con Mondovisioni

(Ufficio Stampa) - Torna il cinema all'aperto a Città Giardino: dal 26 giugno ha preso il via "Mondovisioni - Cinema dal mondo", la rassegna cinematografica in lingua originale con sottotitoli in italiano, giunta alla quarta edizione, con l'organizzazione dell'associazione Il Pettirosso, il patrocinio ed il sostegno del Comune di Terni (L.R. 18/90), in collaborazione con la Circoscrizione Terni Sud e in rete con Monimbò e Associazione Demetra.
Il cinema all'aperto si trova nel giardino dell'ex circoscrizione Ferriera in via Premuda 6 e l'ingresso è gratuito. Lo scopo dell'iniziativa – spiegano gli organizzatori – è di conoscere il mondo da altri punti di vista, per favorire l'incontro in un contesto multiculturale attraverso produzioni cinematografiche di qualità, ma poco o per nulla distribuite in Italia. 
In programma: giovedì 3 luglio (ore 21.15), "Offiside" - Film drammatico in farsi. Regia di Jafar Panahi.
Iran, Teheran, 2005. Allo stadio Azadi si gioca la partita di calcio della nazionale iraniana e quella del Bahrain, valida per le qualificazioni ai campionati del mondo. Alle donne è vietato assistere alle manifestazioni sportive. Nonostante il divieto, un gruppo di sei tifose decide di dare la priorità al tifo, ma saranno fermate.
Giovedì 10 luglio (ore 21.15), "Parada - La sfilata" - Film drammatico in serbo. Regia di Srdjan Dragojevic
In Serbia Limun, già eroe di guerra, è diventato un potente delinquente ed è omofobo, ma la successione degli eventi lo costringeranno a scortare il Gay Pride di Belgrado, organizzato dagli attivisti Mirko e Radmilo, dopo il disimpegno della polizia. Limun allora decide di rivolgersi a dei vecchi nemici. Ne scaturiscono una serie di avventure tragicomiche e toccanti.
Giovedì 17 luglio (ore 21.15), "No! I giorni dell'arcobaleno" - Film storico-drammatico in spagnolo. 
Cile, 1988. Il dittatore Pinochet, cedendo alle pressioni internazionali, indice un referendum. Il popolo deve scegliere se lasciarlo o meno al potere. René Saavedra viene incaricato dall'opposizione, propugnatori del "No", di dirigere la loro campagna con scarse risorse.