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Bilancio 2015, il sindaco: "Abbiamo tenuto in una fase difficilissima"

(Ufficio Stampa/Acot) – “Abbiamo prodotto un bilancio sulla base della scelta politica di non aumentare la pressione fiscale nei confronti dei cittadini e delle imprese, puntando al risanamento delle partecipate, all'efficientamento e alla razionalizzazione dei servizi, al contenimento delle spese”. Lo ha detto il sindaco Leopoldo Di Girolamo intervenendo in replica al dibattito sul bilancio di previsione 2015 del Comune di Terni. Il sindaco ha sottolineato, nel suo intervento, la situazione di estrema gravità in cui si trovano gli enti locali, criticando, su questo versante l'azione del Governo. “La spending review non può riguardare solo Regioni, Province e Comuni: si stanno in effetti verificando degli effetti distorsivi per cui le autonomie locali finanziano lo Stato e non viceversa”. “Come ha confermato anche la Corte dei Conti, alle amministrazioni locali sono stati chiesti sacrifici non rapportabili alle loro disponibilità finanziarie”. Dal 2011 ad oggi il bilancio del Comune di Terni ha perso 26 milioni di euro. Per questo i costi sono stati tagliati anche su alcuni servizi “con responsabilità”, "diminuendo anche i costi della politica, rispettando il patto di stabilità, azzerando le consulenze, diminuendo in modo drastico le spese per le missioni".
Il sindaco ha anche sottolineato come “l'87% dei Comuni italiani abbia proceduto alla rinegoziazione dei propri mutui, sfruttando questa opportunità”.
Sulla sentenza del Consiglio di Stato sul caso Telecom/Tosap il sindaco ha rivendicato come titolo di merito l'orgoglio “di aver tutelato gli interessi dei cittadini ternani”.
Il sindaco Di Girolamo ha dichiarato di apprezzare critiche e i suggerimenti ad un documento complesso, in una situazione molto difficile anche a livello normativo considerati i continui mutamenti, ma di non accettare accuse gravi e ingiustificabili, come quelle rivolte da alcuni consiglieri che hanno parlato di falsità.
Anche l'assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari ha svolto la sua replica, limitatamente al piano triennale delle opere pubbliche che ha definito “reale e con finanziamenti certi”. “Gli emendamenti di Giunta – ha precisato – prendono atto della modifica di alcune entrate, aggiustano, ma non stravolgono l'atto”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017