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Beni culturali minori e soccorso alpino, il consiglio ha approvato due atti

(Ufficio Stampa) – Tra gli atti d'indirizzo approvati lunedì sera dal consiglio comunale c'è anche quello attraverso il quale si chiede al sindaco e alla giunta di attivarsi rispetto alla richiesta di assegnazione di locali per la realizzazione della sede di Terni del Soccorso Alpino Speleologico Umbria. Tutto ciò – si legge nell'atto -  a seguito di una richiesta urgente di individuare una sede adeguata per i mezzi ed i materiali "per evitare che la sede venga trasferito in un'altra regione ed evidenziando l’importanza strategica di un presidio nazionale a Terni del Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico". L'atto era stato illustrato dal consigliere Pasqualino Burgo ed era sottoscritto da diversi consiglieri di maggioranza e d'opposizione.
Intervenendo sull'atto l'assessore Piacenti D'Ubaldi ha sottolineato che l'obiettivo della Giunta è di arrivare a definire un quadro generale per le sedi delle associazioni impegnate nel volontariato e in operazioni di soccorso. In particolare Vittorio Piacenti D'Ubaldi ha riferito che la Giunta sta verificando due o tre soluzioni, tra le quali la realizzazione di un centro polifunzionale per il pronto intervento a Maratta nell'ex sede universitaria, che potrebbe ospitare, oltre al Soccorso Alpino, anche i mezzi dell'Opera Pia Pubblica Assistenza.
E' stato poi approvato un atto illustrato dal consigliere Francesco Filipponi (Pd) per chiedere al sindaco e alla giunta un impegno per la tutela dei tanti beni culturali minori esistenti nel territorio comunale. L'atto è passato con due emendamenti proposti dal consigliere Thomas De Luca a nome del gruppo consiliare del M5S con i quali si chiede alla giunta di impegnarsi per far sì che la Soprintendenza possa aprire un ufficio nella provincia di Terni e per utilizzare la videosorveglianza a tutela dei beni culturali minori dal vandalismo e dall'inciviltà.
Si tratta – ha detto Francesco Filipponi – di un atto importante per la salvaguardia dei beni culturali che non sono inseriti nei tradizionali percorsi turistici e che sono i più esposti al degrado, all’incuria. “Chiediamo perciò che venga predisposto un progetto con i necessari interventi di riqualificazione. Al progetto di valorizzazione si potranno associare percorsi di fruizione turistica del territorio con importanti iniziative di coinvolgimento di turisti, scuole, enti ed associazioni locali”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017