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Baratto amministrativo, via libera dalla seconda commissione

(Ufficio Stampa/Acot) – Anche il Comune di Terni introduca la pratica del baratto amministrativo. Lo chiede la seconda commissione consiliare che ieri, con sette voti a favore e un'astensione, ha approvato una proposta d'atto d'indirizzo su questo tema.
La Commissione – spiega il presidente Francesco Filipponi – ha lavorato su una proposta iniziale del M5S, approfondendola, modificandola ed articolandola. “Nel merito con questo atto di indirizzo, si chiede al sindaco e alla giunta di introdurre entro la data di approvazione del bilancio di previsione 2016, lo strumento del baratto amministrativo”. In sostanza i cittadini che non sono riusciti a pagare delle somme relative ai tributi comunali, oppure coloro che – pur non avendo pendenze già scadute, dimostrino di avere una precaria situazione economica ed un reddito modesto, in un’ottica di collaborazione e di partecipazione attiva, potranno mettersi a disposizione del Comune per effettuare degli interventi di conservazione, manutenzione, o recupero di beni comuni a compensazione dei loro debiti, o della loro impossibilità di pagare i tributi.

L’individuazione dei destinatari del baratto, si legge nell'atto – si rivolge prioritariamente ai residenti del Comune di Terni maggiorenni, con adeguate capacità, con un mancato pagamento dei tributi comunali già scaduti, oppure ai cittadini organizzati in forma singola o associata, che pur non avendo pendenze, siano in una situazione economica precaria.
La definizione degli interventi da realizzare a carico di questi cittadini come baratto amministrativo, sarà volta primariamente alla protezione, conservazione, alla manutenzione e/o recupero dei beni comuni urbani, aree da recuperare e manutenere ed immobili, per garantire e migliorare la loro fruibilità collettiva e qualità, che rientrano nelle tipologie di cui all’art.24 del D.L. 133/2014 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164.

Si realizzerebbe in questo modo – sottolinea Filipponi – un altro importante passo verso l'introduzione di meccanismi di partecipazione, dopo l'approvazione del regolamento sui beni comuni e quello sui volontari civici. La proposta d'atto d'indirizzo dovrà ora essere approvata dal consiglio comunale.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017