AGIT | 21 Maggio 2012 - ore 13:29 - E' una testimonianza di archeologia industriale legata agli stabilimenti del carburo
(Direzione Generale/Uff.stampa) - Il costo dell’intervento è di 132 mila euro ed è finalizzato alla tutela e riqualificazione di un reperto di archeologia industriale, il ponte canale del canaletto consortile di Collestatte. Attraverso la costituzione di un partenariato pubblico –privato, il comune di Terni ha partecipato al bando dell’associazione del Gal del Ternano, per la tutela e riqualificazione del patrimonio rurale, con particolari riferimento alle risorse locali minori, Beni culturali minori, 2° edizione.
Si tratta di un ponte costruito nel 1882 per consentire l’attraversamento sul Nera del canaletto irriguo del consorzio di Collestatte. Successivamente con la costruzione della centrale di Collestatte realizzata nel 1899 all'interno dello stabilimento della Società Carburo e veniva utilizzato per alimentare i forni. A partire dalla chiusura dello stabilimento della Carburo di Calcio del XX secolo fu utilizzato (e viene ancora oggi utilizzato) come percorso pedonale per raggiungere terreni posti sulla riva sinistra del Nera. Dopo la chiusura della strada vicinale della Mola dei Cocchi è questo il percorso più breve che consente agli abitanti di Collestatte Piano di accedere alle loro proprietà.
La realizzazione del grande parcheggio con i relativi spazi e servizi nell'area dell'ex stabilimento della Carburo (area turistica della Cascata delle Marmore) ha incentivato tale funzione di collegamento al punto che oggi il percorso è utilizzato anche da escursionisti e cicloturisti e si inserisce e costituisce il collegamento di una rete di percorsi di eccellenza, come Il trekking del Nera, Il Cammino di S. Francesco e S. Benedetto.
"In sinergia con la Provincia - dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci - stiamo lavorando ad un obiettivo comune, la costruzione di un piano integrato per la valorizzazione del comprensorio territoriale Valnerina – Marmore e Piediluco. L’ obiettivo è acquisire vantaggi competitivi nello sviluppo di progetti per la valorizzazione e la riqualificazione delle aree produttive e dei settori di sviluppo (siti di pregio rurale,storico, turistico, paesaggistico ed ambientale) per mantenere viva la partecipazione di tutti gli attori in modo continuativo ed interattivo. In particolare, il piano Integrato punta alla gestione, alla valorizzazione di varie iniziative, attraverso la creazione di una rete che punta alla promozione del territorio, all’avvio di iniziative formative e di acquisizione di competenze che saranno rivolte alla diffusione delle conoscenze e alla qualificazione del capitale umano ai fini dell’inserimento professionale in nuovi campi attinenti sia alla diversificazione dell’economia locale, compresa la fornitura di servizi alle popolazioni, alle imprese e altre categorie di fruitori esterni al territorio, sia all’implementazione di strategie locali".