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"Il problema scuola scaricato sugli enti locali"

(ufficio stampa) - "Nella seduta  congiunta di oggi della1° e  2° commissione abbiamo esaminato  quattro atti  rispettivamente presentati dal Movimento CInque Stelle, Fratelli di Italia firmatario di due e dai consiglieri Mussacchi e Rossi.  Abbiamo aggiornato i lavori con l'intento di arrivare ad un atto di indirizzo unico.
In questa fase - dichiara la presidente della 2° commissione Rita Pepegna - sono emerse molte problematiche in vista della riapertura del 1° settembre, il 14 per quanto riguarda le lezioni vere e proprie. C'è innanzitutto un clima di incertezza normativa, mancano soprattutto le linee guida operative, che devono interessare tutte le scuole di ogni ordine e grado ma che ancora non sono arrivate dal ministero.
RIleviamo invece che il governo ha scaricato i problemi sugli enti locali, comuni e province in primo luogo. Questa mattina - erano presenti sia l'assessore alla Scuola Cinzia Fabrizi che quello ai Lavori Pubblici Benedetta Salvati -  sono emersi problemi legati ai trasporti, gli orari scaglionati dell'inizio delle lezioni richiederebbero trasporti locali flessibili, in particolare per tutti quegli studenti che vengono da fuori Terni, una tematica che non è stata affrontata dal governo centrale, c'è ancora mancanza di chiarezza, regione e provincia non hanno ancora gli strumenti per essere operativi.
Il problema più rilevante è quello degli spazi, le nuove norme di distanziamento richiedono più aule e il reperimento di ulteriori aule è tutto sui comuni e sulle provincie. Nel caso della nostra città le difficoltà sono dovute anche al fatto che sono in cantiere 4 milioni di attesissimi interventi sul fronte del miglioramento sismico e sulla messa a norma degli edifici, interventi che, in alcuni casi, richiederanno  spostamenti degli alunni. A tal proposito è emerso il problema del rapporto tra il liceo classico e la scuola elementare Anita Garibaldi. Non è vero che il comune vuole sfrattare dalla vicina scuola elementare cinque classi del liceo, il comune ha chiesto semplicemente di avere, anche in un altro edificio, a disposizione altrettante aule. Ne è nato un confronto con la Provincia, spero che gli incontri che si terranno a brevissimo trovino una soluzione e si eviti un braccio di ferro che rischia solo di penalizzare alunni e famiglie". 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 20/07/2020