Vai ai contenuti Vai al footer

Archeologia e sviluppo industriale, al Caos la collezione Luigi Lanzi

Dettagli della notizia

Il 15 giugno apertura a Caos dei reperti delle necropoli delle Acciaierie e di San Pietro in Campo

Data di pubblicazione:

12 Giu 2025 12:31

Tempo di lettura:

3 min

Caos

Descrizione

(ufficio stampa) - In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia 2025 si inaugura domenica 15 giugno, alle ore 10.30, al CAOS di Terni - Museo civico archeologico Claudia Giontella, la mostra Archeologia e sviluppo industriale a Terni: la collezione Luigi Lanzi. 

L'esposizione è stata organizzata in collaborazione fra Soprintendenza ABAP dell’Umbria, Comune e Sapienza Università di Roma, con il supporto de Le Macchine Celibi soc. coop. e con il coinvolgimento degli studenti del liceo classico Tacito  nell'ambito di un’attività di PCTO. In tale contesto gli studenti hanno appreso le varie fasi relative all’organizzazione di una mostra, con specifici focus sugli aspetti scientifici, tecnici e amministrativi, hanno avuto la possibilità di contribuire ai contenuti divulgativi dell’esposizione.
Il percorso espositivo è stato realizzato anche con il contributo della direzione regionale Musei Nazionali Umbria-Museo Archeologico Nazionale e Teatro romano di Spoleto.
Per l’occasione si renderà visitabile una selezione di reperti pertinenti alla collezione di Luigi Lanzi, personaggio di spicco nella Terni di fine ‘800. Intellettuale poliedrico, appassionato di archeologia e storia dell’arte e attento pedagogista, a lui si deve la prima tutela delle antichità preromane di Terni, che stavano venendo alla luce durante l’edificazione degli stabilimenti industriali, in un periodo di trasformazione cruciale del paesaggio urbano del centro umbro.
La collezione, del tutto inedita, formata da reperti eterogenei, databili tra l’età del bronzo e il periodo romano, provenienti nella quasi totalità dalle necropoli delle Acciaierie e di San Pietro in Campo, testimonia l’attenzione per il dettaglio del Lanzi, nonché la sua propensione ad affrontare in modo interdisciplinare l’antichità. Non rari infatti – e trovano posto nella mostra – sono i prelievi di materiali deperibili e di faune, predisposti dallo studioso per future analisi, seguendo una metodologia all’avanguardia per i tempi.
La Collezione, acquisita nel 1912 al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e rientrata in seguito per la gran parte in Umbria (a Spoleto, negli ’50-’60), è stata ora riunita grazie all'attività di riordino e ricomposizione dei contesti archeologici della città di Terni portata avanti dalla Soprintendenza ABAP dell'Umbria ed è stato così possibile avviarne lo studio da parte dell’Insegnamento di Civiltà dell’Italia preromana della Sapienza Università di Roma.
"Un’occasione unica - dichiara l'assessore alla Cultura Michela  Bordoni - una sorta di ricerca interdisciplinare tra archeologia e storia più recente. per investigare il passato più antico della Terni preromana e al contempo le forti modificazioni causate anche sul tessuto sociale a seguito dell’industrializzazione di fine ‘800. 
La restituzione alla cittadinanza di una testimonianza di uno dei periodi centrali della sua storia, attraverso la viva partecipazione della scuola, si pone nell’ottica del coinvolgimento diretto delle comunità cui tale passato appartiene nelle attività di promozione e valorizzazione dei beni culturali, intese come disseminazione della conoscenza, partecipazione e sensibilizzazione alla conservazione del patrimonio". 

 

Ultimo aggiornamento: 12/06/2025, 12:39

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri