Descrizione
(ufficio stampa) - "L’adozione del Documento di economia e finanza regionale 2026–2028 conferma, ancora una volta, ciò che Alternativa Popolare denuncia da mesi: sul nuovo ospedale di Terni la Regione Umbria non ha alcuna reale volontà di agire.
Nel documento - dichiara la consigliera di Ap Maria Elena Gambini - l’unica previsione concreta è la semplice redazione del Docfap, cioè la fase preliminare per valutare le alternative progettuali. Non una data di avvio lavori. Non un cronoprogramma. Non un impegno finanziario. Nulla. Solo buone intenzioni sulla carta.
E questo sarebbe il nuovo ospedale? Questa è burocrazia, non programmazione. È immobilismo spacciato per progettualità. La Presidente Proietti gira per Terni sorridendo, stringendo mani, promettendo attenzione al territorio. Chiacchiere. Solo chiacchiere. Perché se per completare la sola progettazione servono altri tre anni, allora i ternani possono stare certi di una cosa: l’ospedale nuovo lo vedremo forse tra vent’anni. E questo, per quanto mi riguarda, è politicamente inaccettabile.
Il territorio ternano non è la periferia dimenticata della Regione, e non accetto che venga trattato come tale. A oggi, mentre per altri ospedali il Defr indica completamenti nel 2026 (Norcia, Cascia), per Terni ci si limita a una vaga fase propedeutica. È evidente: la Regione sceglie dove intervenire davvero e dove invece limitarsi alle promesse. E su Terni sceglie puntualmente la seconda strada.
Mi rivolgo direttamente alla Presidente Proietti: basta passerelle, basta sorrisi, basta annunci. Serve un impegno vero, serve un cronoprogramma, servono risorse e decisioni. Perché un ospedale moderno, sicuro, funzionale non è un favore politico: è un diritto per decine di migliaia di cittadini. Come Alternativa Popolare continueremo a denunciare senza sosta questo vergognoso ritardo e a pretendere atti concreti, non fogli illustrativi pieni di buone intenzioni".
