Descrizione
(ufficio stampa) - "La Regione è sempre più lontana dagli interessi della provincia di Terni. Mentre stiamo cercando, anche con gli Stati generali che vedono una partecipazione attiva e progetti concreti. di rilanciare una economia stagnante, dal capoluogo regionale arrivano segnali assolutamente contrari.
Anche sulla zona Zes, salutata come strumento di rilancio necessario, in modo particolare per l’umbria del Sud - dichiara l'assessore allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali - ci ritroviamo uno strumento che vedrebbe applicato il credito di imposta su 37 comuni umbri di cui 34 nella provincia di Perugia e solamente 3 nella provincia di Terni: Sangemini, Narni e Terni in alcune aree comunali.
Questo è dovuto non a scelte imputabili all’attuale giunta regionale: discende dall’applicazione delle zone 107.3.c, ammissibili agli aiuti a finalità regionale, che altri non é che una lista di comuni fornita nel 2021 dalla regione approvata dalla commissione europea, per i comuni ammissibili agli sgravi fiscali. La cosa potrebbe sembrare quasi rispondente ad una logica corretta, salvo scoprire che i parametri per essere inseriti nella lista le aree vengono definite d'accordo tra gli Stati membri e la Commissione europea, e la loro individuazione è basata su criteri economici definiti negli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2022-2027. Questo starebbe a significare che nella nostra regione i comuni della provincia di Terni godono di grande salute rispetto a quelli della provincia di Perugia, anche in aree contigue. É il caso della Valnerina che vede i comuni di Spoleto, Norcia, Cascia, Scheggino, Sant’Anatolia di Narco, Cerreto di Spoleto, Castel Ritaldi, Sellano, Campello sul Clitunno, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Preci e Vallo di Nera come destinatari di aiuti mentre i comuni di Ferentillo, Arrone , Montefranco e Paolino sono tagliati fuori. Come accade sempre e da tantissimi anni nella regione l'Umbria del Sud viene sempre penalizzata nelle scelte regionali. La carta contenente i comuni ammissibili, viene revisionata a metà del periodo di validità (2022-2027), per aggiornare l'elenco delle aree in base a dati statistici più recenti e questo nel 2024 non è stato fatto e quindi si rende ora assolutamente necessario".
