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(Ufficio stampa) - Questa mattina il Consiglio comunale si è aperto con la lettura, da parte della Presidente del consiglio sara Francescangeli di una nota rivolta all'Arma dei carabinieri e alle famiglie dei tre militari uccisi nell'esplosione del 14 ottobe a Verona. "E' la prima volta che il consiglio si riunisce dopo la tragedia che ha colpito l'Arma dei Carabinieri, dichiara la Presidente del consiglio Sara Francescangeli. Un doveroso ricordo per Valerio Dapra', Davide Bernardello e Marco Piffari i tre militari uccisi nella esplosione di Castel D'Azzano a Verona il 14 ottobre 2025.
Signor Comandante, colonnello Antonio De Rosa,
il Consiglio Comunale e l'intera città di Terni desiderano esprimere il più profondo cordoglio e la più sincera vicinanza a voi e all'intera Arma dei Carabinieri, in questo momento di dolore per la perdita dei tre valorosi militari caduti nell'adempimento del proprio dovere.
La notizia dell'accaduto ha suscitato in tutti noi grande costernazione: la vostra forza, la vostra dedizione e il quotidiano impegno al servizio della comunità trovano oggi, purtroppo, il loro triste riconoscimento nella perdita di vite che erano al fianco dei cittadini, coraggiosi e fedeli al mandato istituzionale di protezione e sicurezza. A nome del consiglio comunale e della cittadinanza qui rappresentata desidero rivolgere un ringraziamento sentito ai militari dell'Arma che ogni giorno, con passione e senso del dovere, garantiscono la tutela della nostra convivenza civile.
A voi, alle famiglie delle vittime e ai colleghi tutti va il nostro abbraccio istituzionale e umano: vogliamo che sappiate che non siete soli, e che la città è al vostro fianco, in ricordo e riconoscenza.
Con l'auspicio di non dover mai più piangere militari caduti in servizio, porgo, a nome dell'intera aula i sentimenti di più alta stima e vicinanza".
Successivamente la Presidente Sara Francescangeli ha rilasciato all'aula delle dichiarazioni: "Nella veste di chi, in questa funzione rappresenta, il consiglio comunale nella sua interezza, ed attraverso Esso, l'intera Città di Terni, avvalendomi della facoltà prevista dal regolamento del consiglio comunale di intervenire, in apertura di seduta, voglio aderire all'appello contro la violenza rivolto, dalla presidente del Consiglio regionale, Bistocchi, nell'ultima seduta del consiglio stesso.
Anticipatamente ricordo, come la presidente del Consiglio regionale, che sulle dichiarazioni della presidenza non è prevista discussione da parte dei consiglieri.
Condanno anche io, fermamente, pare addirittura pleonastico affermarlo, ogni atto di violenza sia essa verbale che fisica.
Invito, pertanto, tutti ad abbassare i toni ma invito altresì tutti ad elevare i termini del dialogo istituzionale, ormai completamente interrotto, a vantaggio, leggo dalle cronache, di incontri a latere, le cui finalità non sfuggono a nessuno.
Da cittadina ternana, voglio provare a dar voce ai sentimenti che serpeggiano da sei giorni in questa città, che forse non sono adeguatamente compresi né a Palazzo Donini, né a Palazzo Cesaroni, a Perugia.
La città ha accolto con profonda delusione ed amarezza la decisione della regione di sospendere un progetto di grande valore per il territorio, assunta senza un reale e leale confronto con l'amministrazione locale.
I Ternani si sentono ancora una volta umiliati da una scelta che frena uno sviluppo atteso e condiviso e che ferisce il senso di partecipazione e fiducia dell'intera comunità.
Perché le Istituzioni sono chiamate a perseguire il bene e l'interesse dei territori e mai dovrebbero piegarsi alle ideologie politiche orientando le proprie azioni secondo le decisioni delle segreterie di partito, o per altri interessi.
Ricordo, infatti, che questo consiglio comunale, nel 2021, approvò all'unanimità delle forze politiche in esso rappresentate, la dichiarazione d'interesse pubblico per l'opera stadio clinica. Ricordo l'intervento in consiglio regionale dell'allora consigliere De Luca che riconosceva la necessità dell'intervento edilizio, auspicava la realizzazione dell'opera ed esortava la giunta regionale ad adoperarsi a tal fine.
Ricordo l'impegno univoco di tanti, il lavoro trasversale, lo studio di questo ente, per portare a compimento un'opera tanto importante per l'intera città.
Ricordo, altresì, che un nuovo consiglio comunale, questo, a giugno del 2025, ha conferito all'unanimità delle forze politiche in esso rappresentate, mandato al rup, architetto Giorgini, per dare inizio all'iter e procedere alla stipula della convenzione stadio clinica.
Ma, sopra ogni altra cosa, voglio ricordare la speranza e l'attesa di un'intera città, di questa comunità, per la realizzazione di un'opera, legittima aspettativa di ripartenza ed indiscutibile volano di crescita.
In questa ottica, non è chi non veda come le reazioni, in qualche caso anche scomposte ma, sostanzialmente pacifiche, dell'intera città siano ascrivibili semplicemente ad una risposta commisurata a quanto subito. Non voglio entrare nel merito giuridico dell'azione intrapresa che non cambierebbe in alcun modo, peraltro, la valutazione sulla condotta seguita.
L'azione esperita dalla Regione Umbria, con il ricorso al Tar, proposto senza alcuna precedente interlocuzione, senza alcun dialogo istituzionale con il Comune, nei 90 giorni avuti a disposizione, stante anche il periodo di sospensione feriale dei termini, senza alcuna diffida formale o, anche, avvertimento informale, anzi con modalità, mi si consenta un termine colorito, omertose, ad un giorno dalla scadenza del termine per l'acquisizione dell'efficacia della determina dirigenziale, si qualifica oltremodo scorretta da un punto di vista istituzionale ma è stata, comprensibilmente, vissuta dall'intera città, come un vile atto di violenza a danno di tutti i ternani, un vero e proprio attacco alla crescita ed al futuro di Terni
Ora, per evitare che la violenza generi ulteriore violenza, e che siano irrimediabilmente compromessi i rapporti tra i vari livelli di amministrazione locale, auspico un gesto di piena responsabilità istituzionale al fine di trovare una soluzione negoziata della questione, sussistendo tutte le condizioni legali, prima che ogni eventuale soluzione sia resa vana, peraltro, dagli ulteriori adempimenti di legge, come l'approvazione del piano sanitario regionale.
Ed invito all'uopo tutte le forze politiche che hanno già, in passato, manifestato un concomitante interesse per la realizzazione dello stadio clinica a far convergere i propri sforzi verso una soluzione della vicenda a vantaggio della nostra intera comunità.
Terni è il secondo capoluogo di questa regione, merita innanzitutto rispetto, come lo meritano i suoi cittadini e, non da ultimo, come meritano rispetto i colori di una squadra in cui l'intera città si unisce e si riconosce".
