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“Sulla nuova legge regionale sugli alloggi basta estremismi”

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L’assessore Maggi: “Troppe le forzature che penalizzano i cittadini”

Data di pubblicazione:

07 Mar 2025 13:02

Tempo di lettura:

2 min

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(ufficio stampa) – “Sulla nuova legge regionale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare troppi gli estremismi introdotti dalla nuova giunta. Ora occorre trovare posizioni di buon senso  che non penalizzino gli umbri, i ternani, tutti i cittadini che sono attaccati a questa regione e vivono in maniera onesta, rispettando le leggi. Ora come non mai servono posizioni intermedie che possano risolvere i problemi esistenti senza ledere i diritti di chi è regolarmente in attesa di un alloggio popolare-”, dichiara l’assessore all’Edilizia Residenziale Sociale Giovanni Maggi

“Sono sconcertato – prosegue l’assessore Maggi – dalle modifiche regionali proposte  sui criteri di assegnazione degli alloggi popolari. 

Terni, insieme a Perugia, è la maggiore città per numeri di alloggi e per storia sull’edilizia sociale, anche per questo ci aspettavamo un coinvolgimento da parte della nuova giunta. In particolare avremmo voluto far sentire la nostra voce nello snellimento delle procedure burocratiche  che attualmente tanti ritardi comportano nell’assegnazione degli alloggi sociali.  Invece siamo stati informati delle modifiche il giovedì pomeriggio in vista della riunione del Consiglio delle autonomie per lunedì. Nessuna possibilità quindi di approfondimento o di dialogo con la Regione.

 Nonostante questo abbiamo mantenuto uno spirito collaborativo e costruttivo, abbiamo proposto ad inizio della seduta del Cal – per evitare il voto contrario che poi puntualmente si è registrato – che si rinviasse l’approvazione anche perché non c’è nessuna fretta, in quanto il nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi uscirà a fine 2026. 

Entrando nel merito, si è passati da un eccesso all’altro, penalizzando tutti i cittadini residenti in Umbria, sia comunitari che non. Mi riferisco alla proposta di abolire tutti reati penali a carico dei richiedenti o dei membri della famiglia, una operazione generalizzata che non entra nel merito, non valutando i reati particolarmente odiosi e non coniugabili con il contesto sociale, in particolare con quello degli alloggi popolari. Inoltre il limite della residenza è stato ridotto da 5 anni ad 1, con la conseguenza che tutti coloro che sono in lista di attesa saranno scavalcati da chi è appena arrivato.

 C’è poi quella che ho definito la proposta Salis. In Umbria le occupazioni non hanno attecchito, grazie anche alla norma che vieta la partecipazione ai bandi di in caso di utilizzo illegittimo degli alloggi nel quinquennio precedente. Ora, tale limite temporale verrebbe azzerato, ponendo come unico limite l’assenza di occupazione abusiva alla data di pubblicazione del bando”.   

Ultimo aggiornamento: 07/03/2025, 13:07

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