Descrizione
(ufficio stampa) - "Noi ci atteniamo alle normative vigenti, capisco che certa cultura di sinistra preferisce trasgredire la legge, ma questo non è possibile nella pubblica amministrazione", dichiara l'assessore all'Edilizia Pubblica Giovanni Maggi in merito alla applicazione delle norme sull'assegnazione degli alloggi popolari.
"L'ipotesi di legge non è stata confrontata con gli enti locali - prosegue Maggi - si tratta di un atto unilaterale della nuova amministrazione regionale, con modifiche effettuate su caratteri ideologici, con rimedi peggiori dei mali che si vuole affrontare.
Per quanto attiene i reati penali condivido il principio che non ci sia una esclusione automatica ma occorre valutare con grandissima attenzione quelli più odiosi come la pedofilia e lo spaccio di droga in quanto si va ad inserire soggetti pericolosi in contesti particolarmente fragili. Non basta che sia trascorso un determinato lasso di tempo, occorre vedere se ci sia stata una effettiva riabilitazione.
Sulla riduzione delle tempistiche della residenza sul territorio un anno è troppo poco, penalizza chi vive da tempo, italiano o straniero che sia, sul territorio della propria città in maniera integrata e rispettosa delle leggi.
Anche sull'azzeramento dell'occupazione abusiva non sono d'accordo, perchè si tratta di un incentivo verso chi si impossessa delle abitazioni di anziani e disabili.
Infine un aspetto non meno grave, la presenza dei sindacati nelle commissioni di valutazione delle domande presentate. C'è un palese conflitto di interessi perchè i sindacati valutano domande spesso presentate tramite gli stessi sindacati. Faccio presente che in altri tipi di commissioni di valutazione, come quelle dei concorsi, non ci sono né politici né sindacalisti".