Descrizione
(ufficio stampa) - "Sul teleriscaldamento - dichiara l'assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Maggi - siamo all'anno zero. Il progetto risale a 25 anni fa, l'infrastruttura è stata realizzata 20 anni fa. Dal 2017 è tutto fermo è non si è fatto più nulla per la sua attivazione. Si sono registrate solo ipotesi di collaborazioni con soggetti privati, fermo restando che è nel frattempo venuto a mancare il presupposto fondamentale, la convezione con Ast è infatti scaduta a gennaio 2021 e senza quella viene a mancare l'energia per alimentare l'impianto.
La riattivazione del progetto, senza dubbio strategica per gli obiettivi di transizione energetica e valorizzazione del recupero termico industriale, potrà essere perseguita solo a valle della valutazioni da condurre necessariamente con AST – Acciai Speciali Terni e in stretta correlazione con i piani industriali e di ammodernamento della medesima società che, come noto, è in procinto di definire una serie articolata di interventi e di investimenti nell’ambito dell’Accordo di Programma. Tali interlocuzioni sono tutt’ora in corso tra AST e gli uffici tecnici comunali.
Mi meraviglia comunque che la questione sia posta dal Pd, partito che era al governo della città proprio nel momento che è stato generato e attuato un progetto che avrebbe dovuto essere in funzione da anni, utilizzando tutte le condizioni favorevoli che all'epoca c'erano ad iniziare dalla convenzione in atto con Ast".
"Infine - conclude Maggi - una annotazione di tipo metodologica, il Pd ha chiesto una risposta scritta alla sua interrogazione quasi che tema che le parole dell'assessore nel corso di un eventuale question time non debbano essere portate a conoscenza della cittadinanza".
Per completezza di informazione ecco una sintesi della interrogazione sottoscritta dal tutto il gruppo del Partito Democratico:
"Il Comitato Teleriscaldamento Città di Terni, da tempo chiede l'attivazione di un'opera strategica e già pronta, in grado di portare benefici ambientali, economici e sociali. Il progetto è stato realizzato dal Comune in collaborazione con AST - Acciai Speciali Terni, per recuperare il calore prodotto durante la lavorazione dell'acciaio inossidabile. Un calore pulito, generato da impianti alimentati esclusivamente a elettricità e idrogeno - che presto sarà idrogeno verde.
Considerato che l'unico ostacolo che restava con la precedente amministrazione era il rinnovo della convenzione tra AST e il Comune
Visto che l'attivazione del teleriscaldamento non è più rimandabile. Molti cittadini - soprattutto quelli che, nel 2005, hanno acquistato appartamenti in via Lazio, via Campania, via Toscana e via Marche, predisposti al sistema - rischiano di perdere l'accesso all'ecobonus per l'allaccio, che prevede un costo di circa 3.000 euro a condominio. Un'opportunità che sfumerebbe, insieme alla fiducia riposta in un progetto annunciato ma mai concretizzato. che grazie al Progetto di efficientamento energetico e manutenzione in Global Service degli impianti comunali - promosso dalla ex assessora Benedetta Salvati - si è previsto non solo l'attivazione del sistema, ma anche l'estensione della rete di distribuzione, rendendolo accessibile a molti altri cittadini.
Ricordiamo che nel 2022, il Ministero dell'Ambiente ha stanziato 26 milioni di curo per il Piano di Recupero della Qualità dell'Aria a Terni e si ritiene li si possa e debba attingere".
