Descrizione
(ufficio stampa) - "Ieri, 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, abbiamo scelto - dichiara in una nota congiunta le consigliere comunali e le assessore di Alternativa Popolare - il silenzio. Per rispetto. Perché questa giornata non appartiene alla politica, ma alla memoria delle donne che non ci sono più e di tutte quelle che subiscono violenza ogni giorno. Proprio per questo, nonostante un post pubblicato ieri sul maschio alfa ci abbia profondamente offese e coinvolte direttamente, abbiamo deciso di non rispondere, per non alimentare polemiche in una ricorrenza che esige sobrietà e dignità.
Oggi però è doveroso parlare. Perché ciò che è stato scritto rappresenta una strumentalizzazione grave del tema della violenza sulle donne, usato come pretesto per attaccare il sindaco Bandecchi e, in maniera velata ma inequivocabile, per mettere in discussione anche le donne che lavorano al suo fianco.
Insinuare che una donna impegnata, competente, presente accanto al sindaco sia parte di un modello di maschio alfa significa offendere proprio quelle donne che questa giornata dovrebbe difendere e valorizzare. Significa trasformare il 25 novembre in un terreno di scontro politico, anziché in uno spazio di solidarietà e rispetto.
Ed è proprio questa la contraddizione più dolorosa: invece di sostenere altre donne, si è puntato il dito contro di loro. Invece di elevare il livello del dibattito, si è scivolati nella retorica divisiva. Invece di onorare la giornata, la si è piegata a fini politici.
Noi donne del gruppo consiliare di Alternativa Popolare e della giunta prendiamo nettamente le distanze da tutto ciò. La violenza contro le donne non è un argomento da usare a convenienza, non è un’etichetta da appiccicare agli avversari, non è un simbolo da manipolare per ottenere visibilità. Il 25 novembre merita rispetto e per rispetto abbiamo taciuto ieri. Ma oggi, con la stessa fermezza, denunciamo la mistificazione subita e ribadiamo che la difesa delle donne non può essere distorta per costruire narrazioni politiche o per delegittimare chi lavora con serietà nelle istituzioni. La lotta alla violenza sulle donne appartiene a tutte".
