Descrizione
(ufficio stampa) – “Sui minori, sulla loro assistenza, nessun sperpero da parte del Comune, solo azioni nell’interesse del minore che ha diritto che vengano attivate tutte le procedure che possano assicurargli, in caso di disagio, il miglior percorso di recupero possibile. Voglio specificare –dichiara l’assessore al Welfare Viviana Altamura – che l’inserimento in una struttura assistita è sola l’ultima soluzione, che viene applicata quando altri tentativi di recupero e di assistenza sono andati a vuoto. Spesso, come nel caso recente che è salito in maniera distorta all’attenzione dei mezzi di comunicazione e che riguarda un ragazzo italiano, i servizi sociali comunali si muovono dietro una sentenza della magistratura e hanno l’obbligo di attuare quanto fissato in tribunale. Chiaramente la retta – che non è lasciata alla libera contrattazione ma è determinate da apposite convenzioni regionali e statali – non comprende solo il vitto e l’alloggio che sono le parti residuali ma tutti i percorsi di recupero e ascolto che richiedono operatori e personale specializzato. Il recupero del minore è un investimento sul futuro in quanto il suo pieno rinserimento sociale evita future disfunzioni che comunque, anche indirettamente, ricadono sulla collettività. Più minori si recuperano nella fase di crescita meno adulti problematici, assistiti, o peggio ancora detenuti, si avranno per il futuro.
Con l’occasione voglio respingere ogni allarmismo sulla gestione dei minori, sia quelli italiani che quelli stranieri non accompagnati. A Terni il fenomeno è perfettamente sotto controllo e non c’è in atto nessun effetto calamita né di attrazione ma la gestione ordinaria per una città di centomila abitanti. Voglio ricordare le parole della 4 commissione consigliare che dopo una attenta analisi ha concluso di non aver rilevato elementi che si discostino dalla ricerca attenta e scrupolosa dei parametri di efficacia, efficienza ed economicità. Si tratta di parole chiare che escludono ogni business in corso che attestano che il Comune di Terni è impegnato a rispettare le normative di settore e che è attento a spendere ogni centesimo sia di risorsa propria che proveniente dallo Stato. Sul servizio di Accoglienza integrata che riguarderà 50 adulti e 14 minori abbiamo fatto richiesta al Ministero e sarà interamente finanziato dal Governo centrale. Si tratta di un progetto all’avanguardia che, sia per la qualità che per quantità, poterà solo benefici alla nostra comunità.
Sui minori stiamo investendo soprattutto sulla prevenzione. Numerosi infatti gli interventi messi in atto dall’amministrazione negli ultimi anni il progetto Salute e Benessere adolescenziale, concluso nel 2024, che ha coinvolto 560 alunni delle scuole secondarie di primo grado; il progetto Non gioco piu con azioni di contrasto al fenomeno della ludopatia, attualmente in corso; le iniziative legate all’attuazione del Piano territoriale di intervento in materia di integrazione sociale dei cittadini con background migratorio; i numerosi patti di collaborazione attuati con associazioni, istituti scolastici e realtà operanti nel territorio; le attività svolte per la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica; il progetto Desteenazione, che ha superato la selezione indetta dal Ministero classificandosi al primo posto per la Regione Umbria, che prevede la realizzazione di uno spazio multifunzionale di esperienza per adolescenti sul territorio e l’erogazione di servizi integrati volti a promuovere, nei ragazzi e nelle ragazze, l’autonomia, la capacità di agire nei propri contesti di vita, la partecipazione e l’inclusione sociale, un servizio integrato, con una valenza socioeducativa che pone al centro la creazione di connessioni tra interventi rivolti a ragazzi e ragazze in prevalenza minorenni allo scopo di favorire la loro partecipazione, lo sviluppo delle loro potenzialità, l’integrazione, l’inclusione sociale, il contrasto alla dispersione scolastica e la valorizzazione delle competenze affettive e relazionali.
Questi progetti rappresentano una risposta che riguarda tutti i ragazzi e le ragazze che hanno fortemente bisogno di luoghi di aggregazione, di crescita culturale e personale. Nel solo 2025 abbiamo investito molto sui percorsi di crescita personali, sull’associazionismo giovanile, sulle politiche di supporto alle famiglie. Ancora di più contiamo di fare per il 2026, basti pensare che solo il progetto Desteenazione ha ottenuto un finanziamento dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per un importo superiore ai 3.000.000 di euro”.
