Descrizione
(ufficio stampa) – “Quanto è accaduto nelle ultime ore e quanto continua ad accadere a Borgo Bovio - dichiarano in una nota congiunta il vicesindaco Riccardo Corridore e l'assessore al Welfare Viviana Altamura - dimostra che il sistema sanitario sui malati psichiatrici non funziona, ci sono gravissime carenze che non consentono la tutela della persona che ha problemi, così come chi le vive vicino, siano essi famigliari, coinquilini o semplici cittadini che per caso di trovino ad avere a che fare con essa.
Non è possibile che nella palazzina già teatro di pesanti atti di violenza tutti i condomini, per paura di essere aggrediti, si siano rifugiati a casa di parenti e amici.
Come Comune ci siamo attivati, dopo le aggressioni che si sono verificate, affinchè la signora fosse sottoposta a una visita di accertamento, rimaniamo basiti che la psichiatra di turno non abbia riscontrato problemi tali da richiedere un obbligo di cura. Facciamo presente che altri psichiatri hanno stabilito che la signora ha bisogno di una comunità assistita, che non può badare a se stessa e che non può vivere nell’attuale contesto.
Come Comune constatiamo che spesso le persone con problemi psichiatrici sono abbandonate a loro stessi, che il Comune sia lasciato solo ad affrontare una questione che viene vista solo nell’ambito del Welfare.
Occorre un impegno maggiore, un cambio di passo sostanziale, non deve più accadere che venga messa in pericolo la vita del paziente, dei famigliari, dei vicini di casa, dei cittadini.
Quello di Borgo Bovio non è il primo caso di rimpallo delle responsabilità, di un sistema che non assume decisioni, che preferisce tenere in strada o in ambienti non protetti delle autentiche mine vaganti”.