Descrizione
(ufficio stampa) - "Secondo scivolone istituzionale sulla vicenda della chiusura del posto di teleconduzione Enel di Terni. Il primo scivolone - dichiara l'assessore allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali - è stato quello in cui gli uffici ambiente della Regione ad agosto davano in sostanziale via libera alla chiusura stigmatizzando i problemi ambientali sollevati da tutti gli altri soggetti Provincia, Comune, lavoratori e i rappresentanti sindacali.
Il secondo scivolone più recente questa volta ad opera del partito nazionale di Forza Italia attraverso il rappresentante ternano nonché portavoce nazionale Raffaele Nevi che di fatto sostiene cha la chiusura del posto di teleconduzione di Terni é addirittura un beneficio territoriale in termini di asset industriali ed occupazionali. Insomma mi sembra che ad eccezione della Provincia e del Comune di Terni che fin dall’inizio hanno mantenuto chiara una linea politica nei confronti di una strategia assolutamente non condivisibile di Enel green power, qualcuno é più attento a salvaguardare poteri forti piuttosto che il territorio, i cittadini ed i lavoratori che poi rappresentano la base elettorale. Tutto ciò avviene mentre esponenti del partito FI e consiglieri regionali nei giorni scorsi hanno manifestato solidarietà ai lavoratori di fronte ai cancelli dell’azienda. Un dato questo che indebolisce ancora di più il ruolo di difesa istituzionale delle realtà territoriali contro in’azienda importante come ENEL che finora ha evitato in modo plateale il confronto territoriale sull’argomento. Provincia di Terni e Comune di Terni restano fortemente convinti delle ragioni della contrapposizione ad un simile atteggiamento e restiamo in attesa dei richiesti confronti alla Regione, al Governo nazionale ed Enel".