Descrizione
(ufficio stampa) – Il bilancio del Comune di Terni oggetto, nei giorni scorsi, di una relazione alla Bocconi di Milano. A illustrare lo strumento finanziario l’assessore Michela Bordoni che si è soffermata sulle pagine innovative del Fondo sviluppo Terni, “strumento concepito insieme al sindaco Stefano Bandecchi per restituire agli enti locali la capacità di tradurre il mandato elettorale in scelte di bilancio concrete.
"Il Fondo - dichiara l'assessore Michela Bordoni - è l'emblema della nostra filosofia. È un capitolo di bilancio dedicato, alimentato da una rimodulazione interna della spesa, il cui unico scopo è finanziare interventi strategici scelti direttamente dall'Amministrazione. Siamo stati i primi, in questa legislatura, a volerlo istituire per affermare un principio: la politica deve potersi riappropriare della propria capacità di entrata e di spesa. Purtroppo la politica si è ormai stancata di incidere e rincorre esclusivamente coperture di spesa. Quello che abbiamo fato noi è la realizzazione di un bilancio che parli attraverso i numeri di linee di mandato del sindaco. Il bilancio di previsione deve essere la programmazione del sindaco, la sua risposta ai cittadini, il suo adempimento al programma elettorale.
Un esempio concreto è l'internalizzazione della manutenzione stradale. È una scelta politica precisa, che ha un costo e che deve trovare riscontro in bilancio. Invece, oggi, soprattutto gli enti locali si trovano costretti, con le proprie risorse finanziarie, ad avere un potere di incidere nel mercato e sul mercato, e a non avere disponibilità diretta di risorse umane e finanziarie. Noi vogliamo ribaltare questo paradigma. Il bilancio deve parlare di internalizzazione delle strade, deve mostrare attraverso i numeri che questa è una priorità dell'Amministrazione Bandecchi. Altrimenti restano solo dichiarazioni di intenti.
La collaborazione con la SDA Bocconi rientra in un percorso più ampio che come Amministrazione comunale abbiamo avviato per lavorare sul posizionamento strategico del nostro ente. Non siamo stati cercati, ma stiamo costruendo insieme alla Bocconi una metodologia che ci permetta di dare con i numeri una visione chiara del mandato politico del sindaco. Ii Comuni devono smettere di essere meri esecutori di vincoli contabili e tornare a essere protagonisti delle scelte che riguardano il loro futuro. A Terni lo stiamo facendo attraverso un'analisi della spesa che non è una rincorsa alle coperture, ma uno strumento di governo. Un bilancio che non sia la fotografia di una condanna all'immobilismo, ma il progetto di una città che riparte dalla capacità di decidere del suo governo. Quando presenteremo il bilancio 2026 si vedranno i frutti concreti di questo lavoro: numeri che parlano chiaramente delle nostre scelte, delle nostre policy, della nostra visione per Terni. È una sfida ambiziosa, ma è l'unico modo per restituire significato all'amministrare.
Terni sta insomma costruendo un modello replicabile, fondato su responsabilità, trasparenza e visione. Partiamo da Terni, ma stiamo parlando a tutto il Paese. L'idea è che un lavoro con una certa metodologia e un modo sistematico e sistemico di analizzare la spesa possa restituire alla politica la possibilità di usare i numeri - e quindi il bilancio - per riflettere le linee di mandato per le quali i cittadini ci hanno eletto".
