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"Regione matrigna per Terni"

Dettagli della notizia

L'assessore Cardinali: "Su sviluppo, ambiente, sanità, università la giunta Proietti inadeguata o addirittura ostile"

Data di pubblicazione:

30 Ott 2025 16:54

Tempo di lettura:

4 min

matrigna

Descrizione

(ufficio stampa) - "Prendiamo atto che l’argomento più importante su cui sta discutendo tutta la regione ovvero quello di stadio-clinica non è argomento all’ordine del giorno della assemblea regionale. Questo - dichiara l'assessore allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali -  è sicuramente dovuto al fatto che non si vuole affrontare in termini politici e oggettivi uno dei progetti più importanti di Terni. Questo non è l’unico tassello di un  disegno generale dove la priorità della giunta regionale dopo un anno di governo, non avendo la minima idea di quale politica mettere in campo, cerca di scippare o stoppare  i risultati di due anni di serio lavoro dell’amministrazione ternana.
1. Il tentativo maldestro di appropriarsi dell’accordo di Programma Ast frutto di una grande operazione politica del comune di Terni, primo comune in Italia a firmare un accordo nazionale bloccato da almeno tre anni, con un accordo sulla messa in sicurezza della discarica comunale.
2. Tentativo dell’assessore De Luca di appropriarsi dei risultati della lotta messa in campo dal comune nella difesa del diritto ad una condizione ambientale migliore del quartiere di Prisciano che, per la prima volta dopo tanti anni, è stata al centro di varie ordinanze del Sindaco, che hanno comportato altrettanti soluzione tecniche, che hanno sensibilmente migliorato l’ambiente, con il riconoscimento degli stessi abitanti;
3. Tentativo di ridimensionare il progetto dell’università in centro portato avanti con determinazione dagli assessori del comune di Terni attraverso relazioni dirette con il rettore Maurizio Oliviero e che dovranno essere oggetto di confronto nei prossimi giorni con il nuovo rettore Massimiliano Marianelli, cercando di aumentare  il peso specifico del Polo di Pentima, che resta un  luogo importante per la facoltà di ingegneria, di rapporto con le aziende, ma non potrà mai diventare la cittadella universitaria immaginata dalla precedente amministrazione regionale e perpetrata anche dalla attuale giunta, in virtù dei 17 milioni di investimento stanziati dalla precedente giunta regionale, peraltro insufficienti alla ristrutturazione di tutta l’area
4. ⁠ Tentativo di ritardare la realizzazione del nuovo ospedale di Terni, attraverso il fantomatico studio sull’area idonea commissionato ai professionisti emiliani, dopo l’accelerazione frutto del pressing del sindaco Stefano Bandecchi nei confronti della presidente Proietti. Il ritardo e il fantomatico quanto inutile  studio servono solamente ad allontanare la possibilità di una realizzazione in tempi brevi del nuovo ospedale; l’erogazione di 1,7 milioni di manutenzione per l'ospedale di Perugia e 500.000 euro per quello più vecchio di Terni sono la cartina tornasole della politica sanitaria che ci dovremmo attendere.

5. la  ⁠denuncia al TAR, nel tentativo di  bloccare  il progetto stadio clinica per evitare che l’investimento più importante per il territorio dopo l’accordo di programma Ast, producesse i suoi effetti positivi, riducendo lo strapotere delle strutture sanitarie private della regione tutte dislocate nella provincia di Perugia, negando anche la realizzazione di un nuovo stadio alla città di Terni.
6. ⁠L’avallo da parte della Regione della chiusura del posto di teleconduzione Enel di Terni visto il silenzio istituzionale,  rotto  solamente dalla voce della Provincia e del Comune di Terni; il prossimo 6 novembre l’Enel, inizierà l’operazione di trasferimento del telecontrollo in Abruzzo come previsto, abbandonando definitivamente una infrastruttura assolutamente necessaria, alla gestione autonoma e al presidio di sicurezza territoriale; sarà sicuramente arduo per la regione, ammesso che questa sia la volontà,  rivendicare la gestione delle centrali nel 2029 a scadenza delle concessioni senza questa importante struttura impiantistica per cui Il comune di Terni chiederà il mantenimento in efficienza della struttura materiale e le professionalità dei lavoratori fino al 2029. 

Non mi soffermo sulla vicenda Ater perchè su questa è già stato chiarissimo il collega Giovanni Maggi. 

In conclusione se negli ultimi cinquant’anni il comune di Terni ha dovuto sopportare le angherie di una classe dirigente regionale, con il colpevole asservimento degli eletti ternani, ora tutto ciò non sarà più tollerato. La città di Terni porterà avanti i propri progetti rivendicando una autonomia politica e gestionale che la Regione non sarà in grado di arrestare. Qualora persista questo atteggiamento di contrapposizione tanto pretestuosa e sterile di una politica vuota di contenuti come quella fin qui attuata dalla giunta regionale, come già ipotizzato Terni sarà costretta a costruire alleanze guardando alle province confinanti come possibili alleanze per liberarsi da questa morsa asfissiante che sta distruggendo l’economia dell’Umbria del sud". 
 

Ultimo aggiornamento: 30/10/2025, 17:49

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