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Nuovi residenti, la  Taric è  annullata e scontata

Dettagli della notizia

In 3° commissione ok alla proposta del sindaco Bandecchi per contrastare la decrescita demografica

Data di pubblicazione:

07 Mar 2025 11:41

Tempo di lettura:

4 min

Riccardo Corridore

Descrizione

(ufficio stampa) -  La terza commissione, nella mattinata di  giovedì, ha dato parere favorevole ad una proposta di deliberazione della giunta, su iniziativa del sindaco Stefano Bandecchi, "che riveste un ruolo di forte centralità nella attuazione della strategia della amministrazione comunale attuale per quanto riguarda le ricadute future attese in campo socio – economico".  L’organo consiliare ha fornito parere favorevole all’atto che riguarda gli incentivi fiscali a favore dei nuovi residenti e per gli acquirenti di unità immobiliari destinate ad una attività professionale e commerciale.   
Esenzione a partire dal 2025, e per la durata di 5 anni, dal pagamento della Taric a favore dei cittadini di nazionalità italiana o europea che trasferiscono la propria residenza nel Comune di Terni nel corso del 2025 e per gli anni a seguire tramite iscrizione all'anagrafe comunale per l’immobile destinato a prima abitazione, sia acquistata che in locazione.
Per i successivi 5 anni, il nuovo contribuente corrisponderà una quota pari al 40% della Taric allo scadere del quale e, quindi, a partire dall’undicesimo anno, corrisponderà l’intero importo. L’esenzione avrà decorrenza dalla data di iscrizione all’anagrafe comunale a seguito di trasferimento della residenza nel Comune di Terni. L’esenzione, ovvero l’agevolazione, terminerà con il trasferimento della residenza in altro Comune. Al fine di evitare un utilizzo strumentale delle misure finalizzate ad incentivare l’ingresso di nuovi residenti, i benefici previsti non troveranno applicazione nel caso in cui un residente emigri in altro comune dopo l’entrata in vigore del presente atto per riacquisire la residenza a Terni prima che siano decorsi due anni.  

Per i nuovi proprietari di locali catastalmente destinati a commercio e a studi professionali. purché non locati da almeno due anni, è prevista invece una esenzione dal 2025 e per la durata di 5 anni dal pagamento della Taric. Per i successivi 5 anni, il medesimo contribuente corrisponderà invece una quota pari al 40% della Taric allo scadere del quale, quindi, a partire dall’undicesimo anno, corrisponderà l’intero importo. L’esenzione avrà decorrenza dalla data di acquisto dell’immobile. L’esenzione ovvero l’agevolazione terminerà con il trasferimento della proprietà degli immobili in argomento.

 La manovra verrà finanziata attraverso il  presunto maggior gettito dell’addizionale Irpef introitata grazie ai nuovi residenti. Una partita finanziaria stimata in circa 320 mila euro anno, di quasi un milione di euro nel Piano economico finanziario 2025-2027. 

 Il punto di partenza da cui è nata questa proposta è stata la presa di coscienza del decremento demografico costante che è in corso, sia a livello nazionale, dove l’ultima rilevazione Istat, risalente al dicembre del 2024, ha registrato una contrazione rispetto all’anno precedente, nello stesso periodo, di 25.971 unità, con il totale dei cittadini iscritti in anagrafe che è sceso sotto la soglia dei 59 milioni, sia a livello cittadino, dove i numeri ugualmente negativi, parlano di un movimento della popolazione che, nel Comune di Terni da anni fa registrare un saldo negativo: nel 2022 questo era di meno 372 unità, mentre nel 2024 era di meno 116 unità e nel 2020 si è registrata la contrazione maggiore, con meno 2.021 unità.

“E’ una crisi demografica questa, che affligge l’Italia come la città di Terni – dichiara il vicesindaco con delega alla Comunicazione Riccardo Corridore-  colpendo soprattutto nel Paese le zone dove i cittadini hanno meno servizi e opportunità per la loro vita, e che innesca uno spopolamento che drena risorse sociali ed economiche, così sottraendo capitale umano ed impoverendo ulteriormente le prospettive e le opportunità delle comunità locali, costituendo un grave limite alla crescita e allo sviluppo complessivo della città. Il Paese insomma sta subendo le conseguenze della crisi economica conseguente alla pandemia da Covid-19, oltre che ai conflitti armati in corso, con effetti sulle attività commerciali, sull’occupazione, ma anche sulla socialità di bambini e ragazzi e sulla sicurezza, e tali aspetti negativi sono evidenti anche sul tessuto economico-sociale del Comune di Terni” . 

“In questo contesto – prosegue il vicesindaco Corridore - questa Amministrazione intende introdurre un nuovo sistema di governance in materia di politiche di coesione e di rilancio dell’economia locale per i prossimi periodi di programmazione, destinato a sostenere interventi di ripopolamento ed a costituire un volano per lo sviluppo sociale ed economico della comunità amministrata attraverso iniziative che favoriscano il ripopolamento. In particolare, si intendono creare le condizioni volte al miglioramento dell’economia a vantaggio di tutta la popolazione ternana, e per centrare questo obiettivo si è individuato nello strumento della leva fiscale quello più idoneo, definendo le seguenti misure di fiscalità locale di esenzione e di agevolazione in ambito Taric volte rispettivamente al ripopolamento demografico e al sostenimento degli acquisti di unità immobiliari destinate a commercio e ad attività professionale”. 

 

 

Ultimo aggiornamento: 10/03/2025, 17:07

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