Descrizione
(ufficio stampa) - "Oggi abbiamo voluto onorare la memoria del nostro concittadino Gastone Forzanti, anche alla presenza dei suoi familiari. L’intitolazione di una rotonda in sua memoria - dichiara l'assessore alla Toponomastica Marco Iapadre- rappresenta non solo un atto doveroso, ma un segno tangibile di gratitudine per tutto ciò che ha fatto. Un grande ternano, il cui ricordo continua a vivere nelle opere e nelle persone che ha saputo ispirare.
Ringrazio anche tutti coloro che hanno accettato il nostro invito in qualità di rappresentanti delle diverse realtà cittadine di cui Gastone Forzanti, nella sua vita spesa al servizio della collettività, ha fatto parte, ricoprendo ruoli di primo piano: è stato dirigente dell’AVIS, presidente del Circolo INPS, attivo dirigente dell’Amatori Podistica Terni e del Cantamaggio ternano, è stato inoltre un attivo militante dell’Anppia.
Ha rappresentato una figura straordinaria ed eclettica nel panorama associativo e sportivo ternano, dedicando la propria vita alla comunità con passione, energia e spirito di servizio.
Ha rivolto la sua attenzione in modo particolare ai giovani, sapendo quanto fosse importante costruire una cultura del dono e della solidarietà, distinguendosi anche nella promozione dello sport e contribuendo in modo decisivo al successo di manifestazioni come la Maratona delle Acque e il Circuito dell’Acciaio, eventi che grazie al suo entusiasmo hanno saputo coinvolgere atleti, appassionati e famiglie, valorizzando allo stesso tempo il territorio ternano.
Gastone Forzanti amava profondamente la sua città, per la quale si è speso fino all’ultimo giorno con generosità e instancabile energia. In qualità di dirigente dell’Avis si è prodigato con dedizione a promuovere la causa della donazione del sangue, andando in prima persona di paese in paese con l’autoemoteca, a cercare sempre nuovi donatori per salvare più vite possibile.
Inoltre, nel suo percorso lavorativo all’INPS, come presidente del circolo ha coinvolto con il suo entusiasmo contagioso i colleghi e i dipendenti, promuovendo iniziative sociali e culturali di grande successo.
La sua sensibilità alle cause civili lo vedeva far parte, il 2 agosto di ogni anno, della delegazione ternana che raggiungeva Bologna per ricordare le vittime della strage alla stazione del 1980, portando la propria solidarietà alla famiglia Secci e il proprio sdegno per quella barbarie che costò la vita anche al giovane Sergio Secci, figlio di Terni".