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La ludopatia si può curare con i progetti del Welfare

Dettagli della notizia

Presentate due iniziative per combattere la dipendenza dal gioco d'azzardo

Data di pubblicazione:

06 Mag 2025 11:43

Tempo di lettura:

3 min

azzardo

Descrizione

(ufficio stampa) - Si è tenuta questa mattina, in Bct, la conferenza stampa di presentazione del progetto Non Gioco più e di Fate il nostro gioco.
Si tratta di iniziative relative al contrasto della ludopatia, promosse dall’assessorato al Welfare, in collaborazione con la Regione Umbria, Federsanità Anci Federazione Umbria, Usl Umbria2 (SerD), le cooperative sociali ACTL e Helios.

Il progetto Non Gioco Più è nato da un bando della Regione che, a seguito della diffusione sempre più rilevante del fenomeno della ludopatia, ha previsto l’elaborazione, da parte degli enti locali, di piani volti a programmare azioni di contrasto rispetto a comportamenti compulsivi legati alla dipendenza dal gioco d’azzardo. La zona sociale n. 10, di cui il Comune di Terni è l’ente capofila, ha quindi elaborato il progetto.

Tra le attività proposte, dal 7 al 13 maggio 2025, al PalaS, in piaza della Repubblica – Terni,è previsto lo svolgimento del laboratorio interattivo Fate il Nostro Gioco, con la collaborazione della società di divulgazione scientifica Taxi1729.
E' un’iniziativa innovativa che affronta il tema del gioco d’azzardo in modo scientifico e divulgativo, articolandosi in tre aree tematiche: matematica, psicologia e dipendenza.
Nell’area matematica, attraverso strumenti interattivi come roulette, gettoni e lavagna digitale, si dimostra in modo concreto come il gioco d’azzardo favorisca sempre il banco, spiegando perché il giocatore sia destinato a perdere nel lungo periodo. L’area psicologica approfondisce i meccanismi mentali ed emotivi che alimentano il gioco, come l’illusione del controllo, le distorsioni cognitive e la percezione alterata delle probabilità, aiutando a capire perché si continua a giocare anche sapendo di perdere. Infine, l’area dedicata alla dipendenza offre dati, statistiche e riflessioni sugli effetti individuali e sociali del gioco d’azzardo patologico, stimolando una consapevolezza critica su un fenomeno sempre più diffuso.

Si tratta di visite guidate della durata di 1 ora. L’evento è gratuito ed è rivolto a tutta la cittadinanza, con un’attenzione particolare agli studenti delle classi seconde/terze medie e delle scuole secondarie di secondo grado, considerata la sempre più allarmante diffusione del fenomeno tra i giovani 13 – 19 anni. 

Ogni visita si svolgerà in orari prestabiliti:

  • Lunedì - venerdì: mattino 8:30, 9:30, 10:30, 11:30, 12:30; 13:30 pomeriggio: 15:30, 16:30, 17:30, 18:30.
  • sabato: mattino 8.30, 9:30, 10:30, 11:30, 12:30, 13:30; pomeriggio 16:30, 17:30, 18:30, 19:30, 20:30
  • domenica mattino 10.30, 11:30, 12:30, pomeriggio 16:30, 17:30, 18:30, 19:30.

MODALITÀ DI ISCRIZIONE:

  • Sarà possibile iscriversi tramite il sito www.fateilnostrogioco.it/terni
  • SU INSTAGRAM:
  • https://www.instagram.com/reel/DIOuXBBiFyu/?igsh=b2tjY2EzeXLYnwrJ
  • Per informazioni e assistenza per iscrizione: cooperativa sociale ACTL: info@coopactl.it e tel. 0744420106

Il 14 maggio è previsto un incontro, in Bct,  alle 9,30,  aperto al pubblico con il focus sul fenomeno della ludopatia. Dalle 15, sempre in Bct, i referenti delle diverse Zone Sociali della Regione Umbria si confronteranno sul tema, mettendo in sinergia le varie iniziative realizzate nei diversi territori, al fine di definire buone prassi e modelli di intervento.

"Un fenomeno di tale portata  - dichiara l'assessore al Welfare Viviana Altamura - va affrontato con interventi integrati tra i servizi del territorio. E' stato costituito il tavolo di integrazione socio-sanitaria con i nominativi individuati dalla Zona Sociale n 10, dalla Prefettura, dal distretto di Terni Usl Umbria 2 e dall’Azienda Ospedaliera di Terni, per l’attuazione dei progetti inerenti all’area dipendenze: ludopatia, consumo di sostanze psicotrope.
È nata quindi una cabina di regia con l’obiettivo di rispondere al fenomeno delle dipendenze, con un sistema di intervento, costituito da servizi pubblici accreditati ed integrati tra loro. Nell’attuazione del progetto, importante è stato il supporto della cabina di regia messa a disposizione da Anci e Regione Umbria che unitamente al gruppo di lavoro locale ha assicurato supporto operativo per la realizzazione del progetto, per la predisposizione degli strumenti per la gestione, il monitoraggio e controllo delle attività, la definizione delle linee guida e degli aspetti finanziari del piano di intervento. La realizzazione del progetto è stata affidata dal Comune di Terni, assessorato e direzione al Welfare, all’ATI – Associazione temporanea di Imprese costituita da Coop.Soc. ACTL e Coop. Soc. Helios".

 

 

Ultimo aggiornamento: 06/05/2025, 12:11

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