Descrizione
(ufficio stampa) - "Il tempo delle parole è scaduto. Parliamo del diritto più sacro: il diritto alla salute. Un nuovo, grande e moderno ospedale a Terni non è una spesa, ma il più grande investimento che possiamo fare sul nostro futuro e un'infrastruttura strategica per l'intera Umbria e per il centro Italia.
Guardo i volti dei cittadini pervenuti alla seduta del consiglio comunale aperto - dichiara il capogruppo di AP Guido Verdecchia - e vedo la stanchezza di chi attende e la speranza di chi non si arrende. Rendo omaggio al personale sanitario ma l'attuale ospedale Santa Maria mostra tutti i segni del tempo e non è più adeguata alle sfide future.
Occorre superare la sterile e dannosa contrapposizione tra Terni e Perugia, definendola un dualismo che indebolisce l'intera regione. Il nuovo polo ospedaliero ternano rappresenta un'opportunità unica per l'Umbria di invertire la rotta sulla mobilità sanitaria passiva. Ogni anno, decine di milioni di euro delle nostre tasse escono dall'Umbria per finanziare le sanità di altre regioni. Abbiamo la possibilità non solo di fermare questa emorragia, ma di diventare noi un polo di attrazione, attirando pazienti e risorse fresche da reinvestire per ridurre le liste d'attesa e migliorare i servizi per tutti, da Terni a Città di Castello.
La precedente giunta regionale aveva già indicato una via, stanziando 128 milioni di euro. Non possiamo permetterci di buttare via quel lavoro e di perderci in nuove incertezze. Dalla città di Terni si leva un appello forte e chiaro alla Regione: il tempo è adesso. La pazienza è finita. Servono decisioni, non discussioni. Serve un cantiere, non un'ipotesi".