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Il Consiglio comunale approva il bilancio 2026

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L'assessore Bordoni: "Il documento valorizza gli investimenti per chiudere i progetti finanziati con il Pnrr"

Data di pubblicazione:

15 Dic 2025 20:00

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4 min

Bilancio

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(ufficio stampa) – Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di questo pomeriggio il bilancio di previsione finanziario 2026-2028 del Comune di Terni.   Favorevoli  19, contrari 11.

 "Lo strumento finanziario per il terzo anno consecutivo è stato deliberato entro il 31 dicembre, così da evitare l'amministrazione provvisoria e dare così maggiore certezze e operatività a tutto l'Ente. L’approvazione odierna - dichiara l'assessore al Bilancio Michela Bordoni -  chiude un iter che ha conosciuto il suo incipit con la predisposizione del bilancio tecnico del 1 agosto 2025, con cui sono stati trasmessi gli stanziamenti iniziali ai dirigenti, a proposito dei quali giova ricordare che trattasi di stanziamenti di entrata e spesa a legislazione invariata, e quindi uguali a quanto già era stato previsto per il 2026 e 2027 nel vigente bilancio.

A questa fase di avvio hanno fatto seguito delle riunioni per revisionare la spesa mirate al conseguimento della efficienza amministrativa e della sostenibilità finanziaria, svoltesi sotto la supervisione del direttore generale, tenuto conto che si sono palesate, differentemente dalla logica triennale e pluriennale del bilancio, maggiori richieste di spese e minori previsioni di entrate.  Alcune delle divergenze che sono emerse tra richieste dirigenziali ed indirizzi politici, sono state risolte con le necessarie mediazioni per quadrare il bilancio, inclusi i fondi specifici per lo sviluppo economico di Terni, missione 20, € 1.100.000 nel 2026 di cui 500.000 per la parte corrente e 600.000 per la parte investimenti condizionata ad obiettivi di entrata cioè ad alienazioni patrimoniali. 

Il documento si basa sul (DUP) 2026-2028, approvato con 19 si e 14 no.
La proposta richiama il quadro normativo dell'armonizzazione contabile, con elaborazione delle previsioni sulla base delle linee strategiche del DUP e principi contabili applicati che fungono da presupposto per le previsioni di bilancio. 

"Si assiste per la parte corrente - prosegue Michela Bordoni -  a una maggior difficoltà a conseguire l’equilibrio di medio periodo rispetto ai 2-3 bilanci precedenti, infatti grava su tutti i Comuni:

  • il notevole e atteso aumento della spesa per il personale per i nuovi Ccnl, sulla base delle preintese 2022/24 recentemente siglate sia per il personale del comparto che per segretari e dirigenti; 
  • le spese a regime per le nuove assunzioni che ogni Ente ha programmato nell’ultimo Piao, seppur nei limiti normativi;
  • gli aspetti di aumento del costo della manodopera (quali la mensa scolastica, le gestioni di asilo nido, i servizi ausiliari di pulizia, vigilanza, etc.);
  • gli aumenti stimati delle materie prime, di consumo ed energetiche;
  • Inflazione di circa il 17% negli ultimi 4 anni influendo enormemente sulla spesa corrente dei Comuni.

Si assiste per la parte investimenti, inoltre ad un forte slancio per la conclusione delle opere PNRR nel 2026, seguito da una generale e drastica diminuzione delle risorse nel 2027-28, tuttavia accompagnata da nuovi costi di messa in esercizio di servizi derivanti da opere PNRR con costi di gestione aggiuntivi. 

Alla dinamica crescente delle spese non corrisponde una corrispondente crescita delle entrate correnti, infatti la principale entrata dei Comuni è di tipo patrimoniale (es. Imu), quindi con una base imponibile poco dinamica e con la leva delle aliquote già definita.

Marginali sono le possibilità di aiuto derivanti dagli introiti connessi agli utili delle società partecipate, dalle tariffe dei servizi a domanda ed il Cup (incrementabile marginalmente dell’indice Istat); l’utilizzo in parte corrente di una quota dei proventi da permessi a costruire è già definito a seguito della gara del verde pubblico nel caso del Comune di Terni. Non è previsto, comunque, al momento il ricorso all’indebitamento per il triennio. Per quello che riguarda gli obiettivi strategici perseguiti tramite il Bilancio, si sottolinea che la manovra enfatizza la prosecuzione dell’attività di revisione della spesa, con accantonamenti per sviluppo Terni (€ 500.000 corrente + € 600.000 capitale) e quindi stanziamenti-obiettivo per entrate (€ 600.000/anno).  Il concetto si correla al Fondo Obiettivi Finanza Pubblica che prevede, fino al 2029, accantonamenti di spesa corrente da circa € 500.000 (fino ad € 850.000 nel 2029) volti a efficientare le spese degli enti locali da rimodularsi (se l’Ente è in avanzo) in leva per gli investimenti l’anno successivo".   

I principali riferimenti all’interno del Bilancio approvato per quanto riguarda le cifre sono:

Totale generale delle entrate e delle spese nel 2026: € 242.861.374,22 (competenza)

Fondo crediti di dubbia esigibilità: € 7.801.614,91 per il 2026

Fondo di riserva: € 617.116,55 per il 2026 

Risultato presunto di amministrazione o Disavanzo presunto: - € 6.390.080,60 derivante, sostanzialmente, dalla iscrizione del F.A.L. – Fondo anticipazione di liquidità tra le risorse accantonate.

Debito residuo relativo al F.A.L. – Fondo anticipazione di liquidità al 31 dicembre 2025 è di € 24.672.253,21

Investimenti per il triennio: 45.514.812,45+18.719.070,57+4.456.499,30= € 68.690.382,32 

Entrate da imposte IRPEF ed IMU: il gettito previsto per il 2026 a titolo di addizionale comunale IRPEF in virtù dell'incassato del 2025 ammonta ad € 12.089.601,67 determinato secondo quanto stabilito dai principi contabili introdotti con il D.Lgs. 118/2011 e tenuto conto dell’accertato definitivo IRPEF 2024. Per le aliquote dell’imposta municipale propria (IMU) il gettito fiscale è il seguente: per il 2026 - € 22.790.000 – 2027 € 22.790.000 e 2028 € 22.790.000.

 

Ultimo aggiornamento: 16/12/2025, 16:25

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