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"I dati di Unioncamere dicono che stiamo lavorando bene"

Dettagli della notizia

L'assessore Cardinali: "Su occupazione ed economia siamo sopra la media nazionale"

Data di pubblicazione:

06 Mag 2025 13:43

Tempo di lettura:

3 min

Sergio Cardinali

Descrizione

(ufficio stampa) - "I dati dello studio Tagliacarne delle camere di commercio - dichiara l'assessore allo Sviluppo Economico Sergio  Cardinali - tratteggiano la provincia di Terni come soggetto territoriale che sta bene interpretando le sfide dettate dalla transizione ecologica in atto.

Tra i dieci indicatori utilizzati nello studio 8 superano ampiamente la media nazionale, ma mentre per taluni osservatori economici e politici i risultati analizzati positivi destano sorpresa, per il sindaco Stefano Bandecchi e il sottoscritto non sono altro che la conferma della strada intrapresa verso una politica di marketing territoriale che sta già producendo i suoi effetti estremamente positivi.
Ma andiamo nel dettaglio dei 12 mesi che vanno da aprile 2024 ad aprile 2025.  
Occupazione: sale del 7.7% l’occupazione del territorio provinciale, a fronte di una media nazionale del 1,5%; le ore di cassa integrazione aumentano del 3,5% a fronte di una media nazionale del 21,1%; ancora migliore l’attesa di ingressi previsti nel periodo aprile-giugno 2024 e aprile-giugno 2025, per il numero di contratti di lavoro per cui è considerata l’attivazione per almeno 20 giorni in un anno che cresce del 15,8%, si tratta di lavoratori stagionali, che seguono all’incremento delle attività turistico-recettivo. Settore che vede una crescita nella provincia che va consolidato ed incentivato per destagionalizzare le attività. Operazioni in corso daranno una spinta enorme alla creazione di una occupazione più lunga e consolidata attraverso alcuni progetti in atto a forte impatto occupazionale (bando per gli Studios Cinematografici di Papigno, realizzazione dell’albergo in zona Cascata delle Marmore- ex Viscosa, valorizzazioni dei brand S.Valentino e Cantamaggio, detassazione  degli oneri del commercio cittadino). La messa a sistema del turismo culturale, sportivo, religioso e ambientale di cui la provincia è ricca, insieme alla valorizzazione di prodotti tipici rappresentano una grande opportunità ancora sfruttata solo in minima parte.
Economia: crescono le esportazioni in maniera più consistente 4,3% a fronte di un dato nazionale dell’sostanzialmente stabile; stabile anche il numero delle imprese attive; crescono anche depositi bancari e risparmio postale del’1,9%  contro la media nazionale dell’1,5%, ed aumenta dell’1,6% le transazioni di abitazioni a fronte di un dato nazionale del 1,3%. Tutto ciò accade mentre nel settore industriale ternano sono in essere alcune operazioni che possono fungere nel breve periodo da moltiplicatore di questi dati positivi:
il piano industriale degli investimenti Arvedi Ast e la firma dell’accordo di programma, ora possibile entro il mese di maggio, che oltre a portare  a 550 milioni di euro la cifra di investimenti, possono aprire la strada al agli ulteriori 400 milioni per l’”acciaio magnetico” collegato ad una ripresa del settore automotive. Resta la necessità di trovare soluzioni ponte per i costi e l’approvvigionamento energetico, guidato alle concessioni dell’idroelettrico del 2029, elemento sul quale regione; provincia e comune si interfacceranno nelle prossime ore;
la ripresa delle produzioni tradizionali del settore chimico e dei prodotti Green, attraverso l’implementazione della ricerca attraverso il centro Vitality, gli investimento sul recupero dei rifiuti per la materia prima seconda e il definitivo salvataggio della Moplefan con un tavolo aperto al MIMIT, per garantire il credito da parte delle banche, restituirebbero la possibilità di tornare alla chimica ternana protagonista sul fronte nazionale. 

Unico dato significativamente negativo per il territorio è il dato delle start up che vedono un calo del 20,8%  contro la media nazionale che vede un calo del 6,1%. Queste percentuali ci spingono ancora di più ad accelerare sui nuovi corsi universitari, già in itinere,  e sulla costituzione del centro di innovazione tecnologica previsto nell’ex incubatore Bic. Una ricerca tecnologica di qualità, verso i vettori energetici: batterie, idrogeno verde, e nucleare ecologico, accompagnato dalle tecnologie di recupero per le scorie delle acciaierie, fungeranno da volano per la creazione sul fronte delle start-up innovative e restituiranno ai giovani laureati e laureandi, nonché agli studenti dell’ITT e ITs, l’opportunità di stabilirsi sul territorio con un innegabile vantaggio per la crescita demografica e della ricchezza procapite".

 

Ultimo aggiornamento: 06/05/2025, 13:47

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