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Treofan: bozza di documento al vaglio dei capigruppo

(ufficio stampa) – La conferenza dei capigruppo del consiglio comunale si è presa 24 ore di tempo per esaminare una bozza di documento sulla vicenda Treofan. Una pausa di riflessione dato che nel primo pomeriggio di oggi le posizioni espresse dai capigruppo non andavano verso un documento congiunto, richiesto ad inizio di seduta dal presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti
“Ho inteso convocare, insieme al sindaco, questa riunione – ha detto Ferranti -  perché ritengo che su vicende come questa, come già avvenuto nella storia della città in altre occasioni, il consiglio comunale debba esprimersi in maniera unitaria. Ritengo significativo che la voce e il sentimento della città di Terni a tutela del suo tessuto produttivo sia levata congiuntamente dal consiglio comunale”.  
Il sindaco Leonardo Latini: "Azienda simbolo della chimica ternana e nazionale. Questo epilogo sembrava già scritto fin dall’acquisto da parte di Jindal. Disegno di voler potenziare, anche con dei finanziamenti ricevuti, altri siti del gruppo, delocalizzando know out, professionalità, ordinativi e in ultima analisi anche materie prima. 
La proprietà prima ha fatto ricorso alla cassa covid poi, a fronte di una trimestrale in rosso, si è dato luogo al licenziamento collettivo. 
La chiusura delle Treofan è dannosa per tutta l’area chimica ternana, in quanto si detrae al consorzio un importante protagonista. Questa vicenda investe sia le 142 famiglie colpite ma anche tutto il sito industriale della ex polymer. Modalità molto brutte, pesanti, per depauperare un territorio. Cercare ora di capire quali siano le strategie industriali che possano condurre la proprietà a fare marcia indietro e dall’altra vedere una soluzione industriale al sito produttivo di Terni. La spietatezza di logiche di profitto colpisce in maniera inesorabile famiglie e territorio. Azione criminale messa in campo. 
Penso che ci sia massima consapevolezza da parte di tutti. Ora sarebbe necessario mandare un messaggio di una città intera. Ho avuto modo di interloquire con il liquidatore, la situazione non è semplice, serve sforzo di tutti e a tutti i livelli per cercare di trovare in tempi rapidi una soluzione e il sito che rappresenta la storia della chimica italiana”. 
Il presidente Ferranti: “Dare mandato al sindaco per far sentire la voce della città e dei lavoratori. Il consiglio comunale può esprimere le espressioni di un territorio”. 
Alessandro Gentiletti (Senso Civico): “Il sindaco ha già il mandato pieno dalla città, non occorre il mandato dei gruppi consigliari. Il problema va affrontato ciascuno in base ai propri ruoli. Il sindaco dice che la scelta della proprietà è criminale, ma in pubblico questa voce non si è sentita. Abbiamo purtroppo registrato le parole della Lega che ha aggredito le opposizioni in maniera ingiustificata, un attacco gratuito che danneggia proprio il sindaco e la città nel suo complesso. Non è in questo modo che si fanno gli interssi di Terni". 
Paola Pincardini (Uniti per Terni): “Iniziativa con forte ritardo, anche se noi siamo disponibili a un documento congiunto, vorremmo sapere comunque per dire cosa”
Francesco Filipponi (Pd): “Bene parlarci su una questione così importante. Siamo fuori tempo massimo, siamo dopo l’arrivo delle lettere di licenziamento. 
Le parole del gruppo della Lega sono vergognose, strumentali. Schizzofrenia nel centrodestra, l’assessore regionale dello sviluppo economico cerca giustamente di collaborare con il governo, mentre il gruppo consigliare della Lega insulta. Da parte nostra non ci sarà un mandato al sindaco e neanche di scrivere un documento comune. Le parole della Lega restano scolpite. Comunque per senso di responsabilità continueremo a fare tutto quello che possiamo perché questa vertenza merita la massima mobilitazione e impegno".
Federico Pasculli (M5s):  “Grave il comunicato del gruppo della Lega. Non capiamo mandato al sindaco a fare cosa. Mandato per cosa, firmare foglio in bianco?”. 
Maurizo Cecconelli (Fdi): “Lo scontro politico impedisce di andare oltre per le polemiche, è una occasione persa. Poteva essere un passo in avanti.  Se non ci sono i presupposti per un documento unitario ci siamo confrontati e basta. Ne prendiamo atto”.
Federico Brizi (Lega): “Ringrazio il presidente del consiglio comunale per questa riunione, ringrazio il sindaco per la sua disponibilità in questa vertenza, il sindaco fa al meglio. Non colgo le provocazioni della minoranza. Una parte della storia industriale va verso un epilogo non felice. In tutte le altre circostanze analoghe il consiglio si è espresso in maniera unanime. Si tratterebbe di dare un segnale di maturità politica.  La regione, il governo, si prendano a cuore questo problema e si mettano in campo tutte le azioni per affrontare questa situazione”.
Doriana Musacchi (misto): “Il mio pensiero a chi va a casa senza stipendio, speravo che oggi uscisse”
Michele Rossi (Terni Civica) “Prendo le distanze da tutti i toni accesi che ci sono stati e che non condivido assolutamente,  dico solo che chi ha più intelligenza la usi. Lo faccia per questo dramma che è in corso”. 
Lucia Dominici (Fi): “Penso che tutte le volte che il consiglio ha l’opportunità di difendere i cittadini lo debba fare. Occorre far valere la dignità della nostra città. La proprietà di Treofan sta solo speculando sul nostro territorio.  Facciamo vedere che anche se siamo diversi siamo capaci di fare cose unitarie”. 
Il sindaco Latini: “Il tema è cercare le condizioni affinchè la proprietà revochi il provvedimento del licenziamento. Alcune azioni sono già state messe in campo dalle istituzioni per fare  pressione, ma certo ci vuole il ripensamento della proprietà. Il tema è che l’azienda è stata comprata per essere chiusa. Finanziamenti pubblici indirizzati sul sito di Brindisi, così come ordini dirottati su Brindisi. Ora servirebbe non la semplice liquidazione ma che il sito di Terni possa passare di mano, su questo occorre un ripensamento della proprietà”.
 

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Data aggiornamento della pagina: 26/11/2020