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"Sul viadotto Montoro audire Anas, regione e comune"

(ufficio stampa) - "Chiediamo  una convocazione straordinaria della 1° commissione consiliare perché -  alla presenza dei responsabili di zona della società Anas spa e dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Opere pubbliche e dell'omologo del comune di Terni, che sappiamo già essersi attivato al fine di conoscere la situazione-  si possano chiarire pubblicamente  importanti aspetti che riguardano la chiusura del viadotto Montoro lungo il raccordo stradale Orte - Terni", scrivono in una nota i consiglieri comunali Lucia Dominici (Fi), Michele Rossi (Terni Civica) e Doriana Musacchi (misto). 
"La chiusura - proseguono i tre consiglieri - ha scongiurato il pericolo di crollo e quindi una possibile tragedia ma ne derivano serie problematiche dovute al difficile raggiungimento,  per chi proviene da Roma e da tutto il Sud Italia, di Terni e di altre vaste aree regionali come la Valnerina e  lo Spoletino. 
La nostra città sarà costretta per mesi a subire una situazione pesantissima nel periodo che coincide con la ripresa post lockdown e con l'avvio della stagione turistica. Questo porterà importanti danni al sistema turistico, produttivo ed economico generale di Terni e dei comuni limitrofi. Sebbene l’infrastruttura in oggetto non ricada nel comune di Terni ma questo ne subirà grave penalizzazione, con l'audizione riteniamo importante avere opportune spiegazioni da parte dell’Anas spa se l'interdizione totale al traffico veicolare poteva essere evitata e se la problematica fosse già conosciuta e monitorata o se solo in questi giorni sia emersa con tutta la sua urgenza. Intendiamo conoscere poi il motivo per cui non si è inteso utilizzare il periodo del lockdown per intervenire o comunque controllare ancor meglio i problemi della infrastruttura ed intervenire di conseguenza in maniera tempestiva. Intendiamo essere edotti nei particolari sul problema emerso, la progettualità e i tempi di durata dell'intervento risolutivo che si intende predisporre. 
Infine se non sia possibile applicare il cosiddetto modello Genova utilizzato per la ricostruzione del ponte Morandi in modo da velocizzare ed eliminare la burocrazia su tutte le pratiche necessarie e permettere così la riapertura di questo nostro importante tratto stradale in piena sicurezza e in tempi brevi".
"Riteniamo fondamentale - concludono Dominici, Rossi e Musacchi - ottenere tutta la chiarezza necessaria al fine di consentire alla massima assise cittadina di conoscere in tempo reale i tempi e i modi d’intervento" .

 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 04/06/2020