Notizia

"Sul PalaTerni non c'è niente da ridere"

(ufficio stampa) - "È sconcertante apprendere dalla stampa di un assessore che esulta per l’avvio dei lavori al Foro Boario per la realizzazione del PalaTerni, quando invece si sono creati problemi di non poco conto agli ambulanti del mercatino del mercoledì, che conta ben 134 operatori.  
Le attività - dichiara il consigliere comunale di Uniti per Terni Emanuele Fiorini - sono state costrette a spostarsi in zona Staino, area malmessa ed inadatta, con conseguente pregiudizio per l’attività di tutti gli ambulanti. A fronte di tale situazione critica, il Comune ha dichiarato anche la sua indisponibilità a provvedere ad asfaltare la zona per venire incontro alle difficoltà che la nuova collocazione comporta per i commercianti. E ciò nonostante la disponibilità manifestata dagli stessi ambulanti a contribuirvi.
Per non parlare poi degli operatori ortofrutticoli, che addirittura non sono stati ancora delocalizzati, ma messi alla porta dalla stessa Amministrazione facendo rischiare loro la chiusura. Rammento come nelle delibere di Giunta sia espressamente previsto, nero su bianco, che prima di iniziare i lavori presso il Foro Boario si sarebbe dovuto provvedere a trovare una collocazione alternativa per gli ortofrutticoli.
Non capisco qual è il mostro nero che si nasconde dietro questo progetto. Non di certo lo sviluppo del ternano, perché l’amministrazione non è in grado, come più volte sottolineato, di aiutare le attività economiche già esistenti nel territorio a causa della mancanza di soldi. E così si rischia che il tessuto economico del territorio si indebolisca fortemente e non ci saranno né palazzetti, né’ grattaceli che terranno l’economia cittadina.
Non capisco tutta questa corsa alla costruzione del PalaTerni quando sarebbe stato più logico, in questo particolare momento, aiutare le attività già esistenti, dunque rafforzare l’economia del territorio e poi magari partire con il progetto.
Al riguardo assessore Salvati le chiedo, anche alla luce di quanto dichiarato dal sindaco che si è appellato al Governo in considerazione di un secondo default del Comune di Terni, se l’accensione di 1,5 milioni di mutuo da parte dell’amministrazione per la realizzazione del PalaTerni è stata autorizzata, perché altrimenti sarebbe un doppio fallimento. E come è andata a finire la richiesta di chiarimenti ed integrazioni della Regione in merito al rischio idraulico di alcune aree della nuova struttura?".
Chiedo sempre all’assessore  se ha spiegato alla Fondazione Carit, che mette 2 milioni di euro per la realizzazione del PalaTerni e dei sui 5000 metri quadri di commerciale, che sta contribuendo ad uccidere diverse attività compromettendo tante famiglie. Non credo che questo sia previsto nella carta delle fondazioni, considerando il fatto che la stessa Fondazione ha sempre operato per il bene della città.
"Dunque, assessore  Salvati - conclude il consigliere Emanuele Fiorini - non comprendo la sua gioia, quello che sta accadendo è l’ennesima dimostrazione di incapacità nel gestire le situazioni. Si dovrebbe comportare come una buona madre di famiglia, invece lei festeggia quando ci sono persone che stanno rischiando il proprio futuro e quello delle loro famiglie".

 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 08/06/2020