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“La Cascata merita un Comune più attento"

(ufficio stampa) – “La valorizzazione turistica della Cascata delle Marmore - dichiarano i capigruppo del Pd Francesco Filipponi e del Movimento Cinque Stelle Federico Pasculli  -  è l’elemento fondante del turismo ternano e regionale. L’attenzione su una realtà che è un concreto contributo all’economia cittadina, oltre ad essere un patrimonio naturale e culturale di fama internazionale, deve essere massima. Riteniamo che alla luce di quanto riscontrato nell’area della Cascata l’ulteriore  valorizzazione sia lontana e che anzi si sia imboccata la strada di una quotidianità all’insegna della trascuratezza.
La sentieristica, che pure attrae decine di migliaia di visitatori, non brilla per cura e manutenzione. Grave lo stato di abbandono del centro di educazione ambientale: cartelli degradati, segnaletica spesso illeggibile con alcune tavole che riportano addirittura al vecchio gestore dell’area, vegetazione invadente, con specie di pregio abbandonate a se stesse. Siamo preoccupati per il centro di educazione ambientale, che pure era considerato una vera e propria perla, che sotto la supervisione anche di docenti universitari, è stato capace di attrarre tante scolaresche e appassionati di botanica.
Chiediamo al comune di Terni di vigilare sull’area, di pretendere il rispetto dei contratti in essere, di svolgere insomma quel ruolo da padrone di casa che sembra essere svanito.
La ripresa dei flussi turistici, all’indomani del dramma Covid, passa anche attraverso una Cascata accogliente, curata, che non sia considerata marginale. Nella fase di chiusura abbiamo registrato e condiviso il grido di allarme lanciato da alcuni consiglieri di maggioranza sul flusso minimo vitale, sulla quantità minima di acqua che comunque deve essere garantita".
"Cogliamo l’occasione per chiedere all’assessore al Turismo - proseguono Pasculli e Filipponi -  che fine abbia fatto il progetto per il riconoscimento di patrimonio dell’umanità, una procedura sulla quale vorremmo essere aggiornati.
Registriamo con rammarico che alcuni percorsi culturali che avrebbero potuto rafforzare il riconoscimento Unesco sono al palo, come quello del pittori plenaristi che hanno ritratto la cascata nei loro tour, oppure, come l’identificazione di un luogo di Leonardo da Vinci, siano stati del tutto accantonati, con dinamiche peraltro poco chiare. Sul Leonardo e la Cascata rammentiamo la presentazione di appena tre anni fa degli studi di Luca Tomìo nella prestigiosa cornice della Fondazione Carit alla presenza di studiosi di chiara fama. Una giornata che sembrava aprire una vetrina internazionale e che invece ha visto il totale disinteresse dell’attuale assessore alla Cultura”.

 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

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Data aggiornamento della pagina: 08/07/2020