Giorno della Memoria

La colpa dei tedeschi nella riflessione del poeta Bobrowski
Il racconto della vita e dell’opera dello scrittore e poeta Johannes Bobrowski, nato a 1917 Tilsit oggi Sovestk, regione di Kaliningrad, morto a Berlino nel 1965, ci consente di affrontare il Giorno della Memoria da una prospettiva particolare. Proveniente da famiglia di confessione evangelica, Bobrowski si iscrive alla Chrstliche Jugend, soppressa nel ’33 dal Nazismo. Si dedica alla musica negli anni trascorsi a Königsberg, si trasferisce a Berlino, dove studia Storia dell’arte senza potersi immatricolare in quanto non iscritto al Partito.

Dal ’39 al ’45, come soldato della Wehrmacht, è destinato alla Polonia e alla Russia, dove, alla fine della guerra, sconta la prigionia sotto il comando sovietico fino al ’49. Fa ritorno a Berlino Est, dove esordisce come poeta nel 1955, ottenendo importanti riconoscimenti nella Germania sia Ovest che Est. Al centro della sua opera c’è la riflessione sulla responsabilità dei tedeschi, colpevoli di aver distrutto la convivenza dei popoli dell’Europa orientale con gli ebrei.