Una cascata di stampe e incisioni nel libro di Vescarelli

(Ufficio Stampa/Acot) - La cascata delle Marmore nell’opera grafica antica e moderna: incisioni e stampe dal XVII al XIX secolo: è il titolo del libro di Bruno Vescarelli che sarà presentato in biblioteca comunale Terni, mercoledì 30 maggio, nella sala del Caffè Letterario dalle ore 16. Interverrà Miro Virili, autore del saggio La Cascata delle Marmore: non solo natura, ma anche bene culturale. L’incontro sarà coordinato da  Massimo Bartolini, bct.
Nel tornare a presentare il suo libro alla città di Terni – spiegano gli organizzatori dell’evento -  Bruno Vescarelli proporrà un approfondimento sulla storia dell’incisione e un’indagine iconografica sulla Cascata delle Marmore. L'architetto Miro Virili illustrerà, invece, nuove interpretazioni e scoperte relative all’Opera della Cascata delle Marmore. 
La raccolta di 180 incisioni della Cascata delle Marmore, o richiamate dalla Cascata, è frutto di un lungo e tenace lavoro di ricerca condotto da Bruno Vescarelli. Il materiale noto è stato studiato ex novo, mentre la ricognizione in prima persona non solo nelle più importanti collezioni italiane ed europee di grafica, ma anche nelle biblioteche e nelle emeroteche, ha permesso letture originali dei fogli e importanti acquisizioni. Così scrive il critico d’arte Bruno Toscano nella prefazione del libro di Vescarelli che sicuramente risulta molto più completo rispetto ai precedenti, annoverando opere mai presentate prima e scrupolosamente scoperte in giro per l’Europa, non solo da lui. 

Il lavoro di Vescarelli, è bene precisare, non è una vera e propria novità. Altri repertori di questo tipo sono stati realizzati nel tempo, a partire da quello pionieristico di Torquato Secci che aveva realizzato anche una collezione di stampe ed incisioni con soggetto la Cascata delle Marmore (collezione poi donata da Lidia Secci, moglie di Torquato, alla biblioteca comunale), seguito poi dal repertorio firmato da Paolo Chitarrini, Fabrizio Ronca e Giancarlo Tarzia dato alle stampe nel 2001.