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“Troppa confusione nella vicenda degli accorpamenti scolastici”

(Direzione Generale/Uff. Stampa) – “Il problema del dimensionamento scolastico continuerà ad essere un problema fino a quando non sarà smascherato chi ha interesse a seminare confusione. Ma ci siamo vicino”. Lo dichiara, in una propria nota Giocondo Talamonti del Gruppo Misto. “Il fatto che la gazzarra  sul tema sia il prodotto di idee altrettanto confuse, non giustifica l’insistenza a negare logica e evidenza. Nel tentativo disperato di aiutare chi ne è privo, è forse utile ribadire alcuni concetti chiave”.
“La sede dell’Istituto per Geometri – scrive Talamonti - è opportuno che non subisca cambiamenti, essendo quella particolare struttura ispirata alle esigenze di illuminazione e dislocazione di laboratori connessi a caratteristiche di formazione professionali”.
“Le indicazioni scaturite da valutazioni maturate all’interno del Consiglio comunale sono perfettamente “coerenti sotto il profilo logico-formale”. A chi non è convinto, potrebbe servire un’unica riflessione: l’ITG è un istituto ad indirizzo tecnologico, così come tecnologico è l’indirizzo dell’ITIS”.
“Accorpare l’ITG con il Professionale “Casagrande” e con l’istituto per Ragionieri, significa creare  un complesso ingestibile, significa caricare di pesanti incombenze una dirigenza scolastica cui faranno capo 1600 studenti, con effetti disastrosi sulla didattica, l’organizzazione interna, con disagi per le famiglie e conseguenze, alla fine, sui livelli qualitativi della formazione”.
“Gli indirizzi suggeriti dal Consiglio comunale non sono frutto di calcoli individualistici, ma rispecchiano una visione connotativa del futuro della città nella quale le scuole superiori giocano un ruolo di rilevanza primaria e alle quali occorre consentire sviluppo e assicurare crescita. Fra l’altro, le deliberazioni comunali si sono mosse in armonia con i principi accettati e condivisi da analisi regionali, non accolte interamente dalla Provincia”.
“Se quanto espresso non è recepibile da chi, al contrario, è poco attento ai problemi della città, nonostante i compiti e le funzioni che è chiamato a svolgere – conclude Talamonti - allora che resti pure della sua opinione, ma eviti di disturbare chi si affanna a lavorare anche per lui”.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017