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"Sulla bozza di piano sanitario regionale critiche diffuse"

(ufficio stampa) – “Ritengo che l’audizione di questa mattina – dichiara il presidente Orlando Masselli - ponga un’altra pietra miliare nel percorso che la 2° commissione sta portando avanti in un’ottica di una ricognizione ampia ed esaustiva sulle problematiche della sanità nella nostra città e nel rapporto con la regione. Dopo aver audito l’assessore regionale questa volta abbiamo proceduto all’ascolto delle organizzazioni sindacali dei medici ospedalieri.
Ritengo che dai loro interventi possano essere evidenziati dei punti comuni che costituiranno motivo di approfondimento e riflessione da parte di questa commissione e conseguentemente dell’Amministrazione Comunale di Terni.
E’ chiara la comune preoccupazione su quanto emerge dalla bozza di piano sanitario regionale, preoccupazioni non dissolte dalle rassicurazioni date dall’assessore regionale. Permane il timore sull’accorpamento dei raparti di alta specialità, sull’ammodernamento e l’adeguamento strutturale del Santa Maria di Terni, le necessità dell’organico che allo stato attuale è sottodimensionato, l’impegno a rinnovare i primariati vacanti da tempo nonché quelli che si renderanno a breve vacanti.
Abbiamo rilevato anche il tema della mancata condivisione della bozza di piano con i protagonisti della sanità, tutti i presenti hanno rimarcato che l’ospedale di Terni è stato luogo di formazione eccellente per professionalità che poi, per mancanza di attrattività della struttura, hanno trovato lustro professionale in altri luoghi.
La necessità di mantenere il presidio dell’ospedale di Terni per poter curare anche per patologie gravi. La struttura ospedaliera come veicolo per l’economia cittadina in un ambito di attrattività interregionale. Un aspetto, questo, giustamente sottolineato anche dal presidente dell’ordine dei medici, Giuseppe Donzelli.
I lavori di oggi si sono conclusi con l’impegno condiviso della commissione ad inviare una lettera aperta al direttore generale dell’azienda ospedaliera affinché siano mantenuti gli impegni e le scadenze in merito ai concorsi per i primariati.
Riteniamo che il lavoro della commissione non sia concluso che la sua attenzione su un tema così rilevante debba proseguire. Rimaniamo a disposizione di tutti quegli interlocutori che vogliano far pervenire riflessioni e suggerimenti attinenti alle politiche sanitarie”.
Il consigliere comunale della Lega Devid Maggiora ha sottolineato una domanda che ha fatto nel corso dell’audizione a uno dei rappresentanti sindacali: 
“Sappiamo che l’Azienda Ospedaliera di Terni ha anche delle professionalità universitarie al suo interno. Che posizione avete rispetto alla situazione che c’è con la convenzione tra Università di Perugia e la sede di Terni?”. A questa ha risposto Francesco Paparo della  Anaao: “ La convenzione tra Università e Regione risale al 1999 ed avrebbe dovuto avere una durata di 3 anni. Attualmente è in fase di prorogatio  nelle more del Dlgs 517/99.  L’Università a Terni rappresenta una risorsa 10 mil €/annuo /fonte del Sole 24ore.
Terni ha anche sofferto di mobilità passiva, molte professioni si sono fermate a Terni e poi sono state richiamate a Perugia.
L’Università ha bisogno di regole: quanti corsi di laurea e quanti studenti e quanti docenti;  quante specializzazioni, quanti specializzandi e quali corsi, gli specializzandi al contrario degli studenti possono essere formati anche dal personale ospedaliero esperto.
Sarebbe importante che anche gli universitari a Terni esprimessero una posizione ufficiale sull’attuale situazione relativa al piano Sanitario Regionale”

 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 04/02/2019