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Sorveglianza emissioni Ast: l'audizione non soddisfa tutti

(ufficio stampa) - Incontrati questa mattina  dalla 2° commisione consiliare il direttore dello stabilimento  e il responsabile salute e sicurezza di Acciai speciali Terni  auditi nell'ambito dell'atto di indirizzo da prima presentato dal gruppo consiliare del M5s e poi atto di sintesi della commissione stessa,   recentemente approvato all'unanimità. L’atto raccomanda all’Amministrazione Comunale di attivarsi affinchè sia messo in funzione un sistema di monitorggio visivo e non visivo delle emissioni Ast. 
“Come presidente della Commissione  – dichiara Orlando Masselli (Fratelli di Italia) - esprimo la mia soddisfazione per l’incontro di questa mattina e ritengo che le dichiarazioni ufficiali rilasciate dal direttore dello stabilimento abbiano colto in sintesi i contenuti dell’atto di indirizzo che unanimemente  la commissione ha adottato la scorsa settimana. Ritengo che lo storico incontro di oggi, mai avvenuto precedentemente, sia il primo passo per ristabilire giusti rapporti tra l’Amministrazione di questa città e la principale azienda umbra”.
Massimo Calderini, direttore  stabilimento Ast: "Ringrazio per l’invito anche se non è nella nostra tradizione partecipare. Abbiamo accettato perché riteniamo possa essere un momento chiarificatore del nostro impegno per il miglioramento delle condizioni ambientali. Vi faccio breve escursus informativo. Comincerei con l’affrontare il problema dell’utilizzo di una corretta terminologia. Decliniamo le emissioni e come vengono trattate. Esistono le emissioni convogliate, che passano attraverso i camini. Il 79% delle emissioni convogliate sono sotto controllo in termini di volumi. Il controllo è’ applicato sui 5 principali camini, è stato adottato nel 2010 mentre la legge lo imponeva nel 2016. Ricordo che tutti i dati sono disponibili sul nostro sito. C’è un numero verde attivo dal  2016 al quale tutti si possono rivolgersi per informazioni o segnalazioni. Abbiamo lanciato una attività di ricerca con le  università di Perugia e Firenze sugli inquinanti dispersi nella Conca e fare interventi mirati. Se andiamo a vedere il report dell’Arpa del 2018 sulla qualità dell’aria,  abbiamo che l’inquinamento da pm10 è dato principalmente da fonti urbane. Questo non vuol dire che la nostra attività non abbia un impatto importante, ma occorre conoscere i dati. Le tre centraline che rilevano i Pm10 dal 2015 al 2018 dimostrano che c’è stata una riduzione del 18% a Prisciano. Le attività sembrano andare nella direzione giusta. Torno sulle attività dell’azienda e ricordo il Progetto scorie che nasce nel 2015 a fronte di una prescrizione che ha portato all’individuazione dello stesso. Abbiamo in cantiere investimenti per circa 60 milioni euro  per i sistemi di abbattimento della polverosità, più 12 milioni che verranno spesi per la riduzione delle emissioni fuggitive ed il  miglioramento delle emissioni non captate. E' tangibile, quindi, la volontà dell’azienda di dare risposte concrete. Gli investimenti non sono relativi ad obblighi di legge ma appartengono ad una sfera di virtuosismo a cui l’azienda vuole dare seguito. Ad oggi non esistono sistemi che differenziano in maniera adeguata le emissioni buone da quelle contenenti altro. Esiste invece una attività di ricerca che sta cercando di migliorare i sistemi di individuazione della qualità e quantità di quelle fuggitive.  Poi ci sono quelle eccezionali, di breve durata, che sfuggono alla captazione. Stiamo facendo comunque un sistema di controllo. Gli incidenti avvenuti di recente sono dovuti, uno ad una attività di manutenzione condotta male, l'altro ad un problema di black out energetico.
Orlando Masselli (FdI): "Le chiedo un approfondimento, se possibile, sullo studio commissionato sulle emissioni e se si può entrare nello specifico sui 12 milioni di investimento per integrare questi due aspetti".
Calderini: "L’idea dello studio nasce circa tre anni fa : ci siamo domandati come potessimo impattare sul contenuto dei metalli sulla zona delle Grazie. Abbiamo cercato risposte nella documentazione esistente ma non abbiamo trovato risposte all'origine e sull’andamento sulla superficie e in altezza delle correnti per la dispersione dei metalli. Abbiamo contattao l’università di Firenze e il prof. Lucarelli che collabora con una università portoghese, e poi abbiamo coinvolto Università di Perugia che ci aiuterà a capire la ricaduta degli inquinanti sul territorio ternano. Sui 12 milioni: andremo ad investire questa cifra per ridurre le emissioni fuggitive e diffuse attraverso impianti di captazione nuovi o miglioramento di quelli esistenti. Andremo ad aumentare la capacità di aspirazione dei nostri tubi e ad incidere sulle fasi secondarie dei nostri processi con sistemi di aspirazioni aggiuntivi rispetto quelli esistenti. Siamo in fase progettuale. I tempi per la parte di progettazione saranno 6 mesi mentre la realizzazione nonavverrà  prima di agosto 2020, durante la fermata estiva".
Sergio Armillei (Lega): “Ringrazio per essere venuti qui, è un importnate massaggio per la città di Terni il confronto con i vertici dell'azienda. Ringrazio anche per l’interesse che c'è per la dispersione sul nostro territorio e per le misure e le capacità di aspirazione delle polveri e delle emissioni fuggitive. Volevo capire.  Noi abbiamo approfondito gli studi di quelle aziende che hanno messo videocamere. Voi pensate che l’esperienza di Cogne è replicabile qui a Terni? E se no, perché?" .
Claudio Fiorelli (M5s): "Vorrei affronatre il discorso in maniera più generale. Partiamo dal presupposto che Terni è riconosciuta come città inquinata. Se io chiamassi tutti i dirigenti della Polymer mi direbbero che tutto è sotto controllo, comprese le emissioni al di sotto delle soglie consentite. Ma vedo dal punto di vista sanitario dei dati preoccupanti. Le due cose cozzano tra loro. Se tutto fosse sotto controllo non avremmo questa contrarietà dei dati. Do atto alla buona fede ma inizio a vedere delle crepe. Leggo dai giornali che Arpa ha un personale limitato quindi anche i controlli sono limitati . Lei prima parlava del Pm10 sotto controllo, ma gli altri dati non sono controllati. Io da medico le dico che più le particelle sono piccole e peggio fanno. Sa bene che ai dati si possono far dire cose diverse. Io posso dire tutto ed il contrario di tutto con uno stesso dato. Nelle persone posso ingenerare una diversa aspettativa di uno stesso dato partendo sempre dal presupposto che Terni è inquinata. Io ho una casa che dà verso l’Ast. La parte che si rivolge verso lo stabilimento annerita, e non è un nero da smog. Credo che quello che vedo lungo il muro immagino sia anche dentro i polmoni delle persone. Gli sforzi che l'azienda sta facendo, di cui mi parla forse andavano fatti prima. Anche sulla eccezionalità degli eventi che si sono verificati a distanza di due mesi ho dei dubbi da cittadino. Se faccio la somma di tutto, mi pongo molte domande".
Patrizia Braghiroli (M5s): “Ringrazio anche io per la  presenza dell’Ingegnere. E lo invito ad essere più disponibile e partecipare più spesso ad interventi, incontri, perché il confronto con i cittadini e con l’Amministrazione non può far altro che avvicinare la città a voi e essere un fatto positivo, Spero che sia uno di primi incontri di una serie altra di confronti anche in relazione all’atto di indirizzo. Anche rispetto al secondo punto del dispositivo. Protocollo per realizzazione di un sistema di monitoraggio visivo volevo chiedere: c'è la disponibilità da parte dell’azienda a questo protocollo? In relazione agli eventi mi sembra che siano stati tre, uno a dicembre, uno a gennaio e uno a febbraio. Le chiedo anche di specificare meglio in che modo pensa che  l’attività industriale  incida sull’inquinamento a Terni. Alcune sue dichiarazioni mi lasciano perplessa. Le chiedo anche chiarimenti sulla contaminazione del sottosuolo da cromo esavalente se sia dovuta a discariche dell’ast o del comune. Vorrei sapere se la bonifica della discarica dovrà essere pagata da noi cittadini o da voi, se avete dei dati alla mano che possano essere più chiari. Avete un piano industriale che potete darci?"
Alessandro  Gentiletti (Senso civico): "Credo che sia una buona parassi quella in cui un polo industriale così importante e una Amministrazione  dialoghino per uscire da tante questioni che possono essere sfatate. Una politica forte ed una azienda forte. Diaologhi importanti purchè gli obiettivi siano comuni.Chiedo diverse cose:  prima tra tutte vorrei un panorama dettagliato sullo stato degli interventi che l’azienda vuole fare sia sulle emissioni dei fumi, sia interventi per le falde acquifere. Chiedo di spiegare anche cosa si fa anche per gli inquinanti del sottosuolo. Chiarimenti sulla scelta del soggetto per lo smaltimento delle scorie e i tempi di realizzazione degli impianti. Terzo ed ultimo punto, che volevo chiedere sui tempi di scarica. Come intende l’Ast investire  per l’indotto sul terriorio rispetto alla attività principale?"
Paolo Angeletti (Terni Immagina): ”La mia domanda riguarda la proposta di sistemi di monitoraggio visibili e non. E’ stato dimostrato che sono difficoltosi sistemi che consentono in automatico di controllare e monitorare tutte le emissioni. A me interessa solo la parte visiva. La presenza di un banalissimo sistema di videosorveglianza potrebbe essere di aiuto. Voi dite che il sistema di videocamere non può fare di più di quello di un occhio umano fa. Io credo che le registrazioni di un occhio meccanico che testimoni quando, dove le emissioni accadono, possa essere, invece, di grande di aiuto".
Doriana Musacchi (Lega): “ Per le emissioni fuggitive e dffuse aumenterete le aspirazioni che però non escluderanno del tutto la possibilità di  emissioni. Se però ci fosse il sistema di videorsveglianza si potrebbe agire subito. Dicevate che non esistono sistemi all’avanguardia. Non esiste nulla altro per tutelare meglio la salute dei cittadini?"
Benedetta Salvati,  assessore all'Ambiente:" Volevo fare domande dal punto di vista tecnico spogliandomi della veste politica. Condivido quanto detto dal consigliere Angeletti sul sistema di videosorveglianza come strumento ausiliario. Ast dice che conoscono i problemi tecnici dei vari reparti. Le emissioni fuggitive quelle maggiormente frequenti riguardano il raffreddamento dell’acciaio e sono dovute ad una  non perfetta aderenza  tra cappa e siviera, aderenza  che deve essere affinata. Accolgo con favore che stanno progettando sistemi di aspirazione che riducano in modo soddisfacente. Volevo intervenire anche rispetto a quanto detto dalla consigliera Braghiroli. Ovvero sulla presenza di contaminazione da cromo esavalente nella discarica. Il procedimento di bonifica  sta in capo al Ministero dell’Ambiente e lì  sono state dettate le caratteristiche per l'iter di bonifica.  Ho più volte sollecitato  il Ministero affinchè indica una conferenza dei servizi. Vorrei una riapertura del tavolo ed avere un quadro preciso per sapere cosa dovremmo andare a fare anche sul ciclo dei rifiuti. Voglio una riapertura del tavolo per sapere come ci dobbiamo muovere. Solo allora ci potranno essere degli interventi di bonifica seri e li si potranno capire quali sono le responsabilità".
Massimo Calderini Ast: "Comincerei con il sistema di Cogne. Noi abbiamo parlato con l’azienda la quale ci ha detto che  non ha un sistema di videosorveglianza ma una telecamera messa dalla Regione. Scatta una foto ogni 5 minuti. Un sistema di videosorveglianza è istallato per garantire la registrazione continua. Dal punto di vista industriale a noi come azienda non serve perché noi sappiamo h24 cosa succede e sappiamo quali sono le azioni correttive da mettere in campo. Noi non vediamo un miglioramento produttivo se avessimo il sistema. Diverso discorso, sarebbe, istallare un sistema per il riconoscimento e l'allarme preventivo. A noi sarebbe utile avere dei segnali premonitori che ci segnalassero la possibilità della realizzazione dell’evento. In questo caso io investirei nella ricerca con università per sviluppare sistemi evoluti per l’emissione. Rispondo a seguire al dott. Fiorelli. Quello che cito sono rapporti ufficiali emessi dall’Arpa o dagli organi di controllo non intervengo in quelli medici. Tratto dati forniti dagli organo di controllo. L’acciaieria di Terni come qualsiasi realtà industriale impatta sul territorio, certo che lo fa, in modo negativo ma anche positivo. Non sto cercando scaricare le responsabilità. Possiamo dire che un 20% è in capo all' acciaieria, un buon 80% in capo al riscaldamento, traffico, ed altro. Gli eventi accaduti sono stati eventi ravvicinati , ma l’orizzonte temporale  è relativo. Due di questi episodi non erano facilmente prevedibili, legato ad un black out, uno legato all’errore umano . Su questo interveniamo con la formazione. Non mi addentro su argomenti che non sono all’ordine del giorno. Oggi non sono in grado di affrontare altri argomenti. Per quanto riguarda la discarica, questa è un sito realizzato con l’applicazione di leggi diverse. Oggi sarebbe stata fatta in maniera diversa. Allora è stata fatta in maniera errata. Qualcuno pensa che se ben progettata sia il modo migliore di smaltimento rifiuti. Posso garantire la massima attenzione delle opere di messa in sicurezza, attenzione sul percolato, su quelle di riambientamento che non impattano sull’aspetto degli inquinanti. E’ chiaro che l’impatto di una azienda che sta qui dal 1984  è importante. Dobbiamo migliorare l’azienda e il suo impatto ed è quello che stiamo facendo".
Doriana Musacchi (Lega): “ C'è o non c'è lda parte vostra la volontà ad inserire queste telecamere?"
Paolo Cicchini( Lega): “Desidero ringraziare per la disponibilità. Verità lapalissiane quelle dette fino ad ora, la presenza di questa Azienda non può che procurare situazioni particolari. C’è anche la politica del sospetto che tende ad inquinare i rapporti tra l’azienda e la città. La vostra presenza qui e la disponibilità dimostrata nei confronti della commissione mi sembra che mostri la voglia di collaborare.”
Alessandro Gentiletti (Senso civico): “L’unica altra questione su cui insistevo è sulla tempistica dell’impianto recupero scorie per capire a che stato è il progetto”.
Caldarelli Ast: “Per il progetto scorie il contratto è stato chiuso a dicembre. Vede il recupero di alcuni capannoni per il trattamento della scoria. La scoria liquida viene raffreddata a Prisciano, dopo viene recuperato il metallo, azione che verrà svolta dentro capannoni chiusi e impatterà in maniera positiva sulle emissioni. Verranno riutilizzati capannoni oggi dismessi. Chieste le procedure autorizzative. Attività produttiva a settembre 2020. Ci vorranno circa  9 mesi per il riutilizzo dei capannoni e la costruzione dei nuovi.S avrà una riduzione del materiale portato in discarica del 25 % in 5 anni e del 60 in futuro".
Claudio Fiorelli (M5s): “Piccola riflessione personale riguardo il rapporto dell’arpa. Per onestà intellettuale non posso rispondere. Il mio è solo un dubbio personale che mi sembra strano che l’ast non possa produrre pm 2,5 ma solo pm 10 perché penso che l’ast sia l’unica che possa produrre. Mi vengono dubbi su quello che è stato letto. Il mio dubbio è su chi ha scritto quella cosa” .
Massimo Calderini Ast: “Relativamente all’ampliamento della discarica noi stiamo procedendo secondo le autorizzazioni date dal passato. Oggi rappresenta uno dei modi più sicuri. Quello che stiamo facendo è in linea con la legge e con l’ambiente. Sul recupero delle scorie il 25 % può sembrare poco ma è moltissimo. Il problema è tecnico, autorizzativo e commerciale. Il materiale deve trovare una normativa che aiuti la riutilizzazione del materiale recuperato. Torno sulle telecamere che era l’argomento core. Come vi dicevo l’acciaieria non trova motivo all’ istallazione. Siamo però disponibili all’attività di ricerca con attività dell’arpa. Il nostro non è un no, ma un sì a sistemi oggettivi di controllo".
Orlando Masselli (Fdi): "Si, quindi al secondo punto dell’atto di indirizzo. Ritengo che la risposta sia in linea con le attese del deliberato dell’atto".
Michele Rossi (Terni civica): “Faccio un intervento prettamente politico. L’impegno sul tema dell’ambiente è diventato politico a 360 gradi. Se vogliamo affrontare i temi ambientali bisogna farlo in maniera equilibrata con un approccio equilibrato. Nessuno può negare che a Terni ci sia una situazione grave ed urgente con aumento di malattie legate all’inquinamento, ma un approccio serio non può non tenere conto di tutti gli elementi impattanti, traffico, riscaldamento, morfologia del territorio. Ho apprezzato moltissimo questo incontro. Proprietà e Amministrazione devono dialogare. Noi dobbiamo chiedere controlli ed investimenti con sviluppo di alte professionalità. Ognuno deve prendersi il proprio pezzo di responsabilità. La tutela dell’ambiente è un impegno che dobbiamo prendere tutti insieme. Chiediamo impegno alla proprietà sul controllo, piani di investimenti e rispolvere le emissioni secondari, imparando dalle esperienze più avanzate. E’ nostro dovere pressarvi affinchè si investa sugli strumenti. La città sta prendendo consapevolezza del suo sistema produttivo. La città ha una sua storia deve difendere le sue acciaierie come tutto il resto".
Alessandro Gentiletti (Senso civico): “Ringrazio ancora la dirigenza. Le domande hanno ottenuto le risposte che volevo. Il dialogo deve continuare. L’azienda sta affrontando con serietà i problemi. Ci hanno elencato degli obiettivi condivisibili. La difesa dell’ambiente non è in contraddizione con la presenza ed il lavoro della azienda. Insieme si possono fare gli interessi del territorio".
Doriana Musacchi (Lega): “Mi ritengo soddisfatta delle risposte nel 2020 avremo la realizzazione del progetto delle scorie. L’unico neo è sulla presenza delle telecamere che non toglierebbero nulla ma aggiungerebbero anche tranquillità".
Patrizia Braghiroli (M5s): “Mi sembra di capire che Ast non sia concorde con il nostro atto di indirizzo. Ma non siete voi che dovete dirci se è un sistema di controllo è congruo, in quanto questo è compito di chi ha funzioni di controllo o ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini. L’atto che chiede la videosorveglianza, approvato dalla commissione,  andrà comunque in Consiglio e spero che possa ottenere la maggioranza. Se non dovesse essere votato faremo del tutto per mettere le telecamere, magari promuovendo una raccolta di fondi, coinvolgendo tutti quiei cittadini che vorranno partecipare. Le metteremo intorno all’azienda per dar luogo a un controllo costante".

Data aggiornamento della pagina: 19/03/2019