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Nebula a Ponte Garibaldi per l’arte e il fresco

(Direzione Generale/ Uff.stampa) – E’ stata allestita un’installazione dal titolo Nebula, da un progetto dell’architetto Alessandro Capati per l’associazione Giovani Architetti Terni. Situata nella vasca alla fine di Ponte Garibaldi, destinata ad ospitare la scultura dell’artista americana Beverly Pepper, Nebula è stato uno dei vari eventi del primo Umbria Water Festival appena terminato. E’ stata realizzata in tre giorni per mezzo dell’ammirevole lavoro volontario di diversi giovani ternani e grazie all’intervento dell’Amminstrazione Comunale di Terni, in particolare dell’assessorato ai Lavori Pubblici.
“L’installazione – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci -  si basa su una nuvola che si materializza per mettere in evidenza il rapporto peculiare di Terni con l’acqua. In un punto della città in cui il fiume Nera diventa accessibile, un nodo urbano centrale eppure invisibile ai più: attraverso un gioco fatto di acqua nebulizzata e luci si è reso fruibile un luogo della città non risolto per restituirlo all’uso pubblico”.
L’effetto dell’installazione è duplice: funzionale, in quanto l’acqua nebulizzata, attraverso il refrigerio che ne deriva, rende gradevole durante i mesi estivi il passaggio e la sosta nella vasca; scenografico, perchè la nuvola, illuminata da un impianto di luci led, che coprono tutta la gamma di colori, diventa mutevole e suggestiva dai molteplici punti di vista da cui è visibile.
“Il progetto – aggiunge Ricci -  è una sistemazione provvisoria della vasca e non vuole sostituirsi a quello originale della scultura di Beverly Pepper, ma proporre un primo allestimento provvisorio in attesa della realizzazione finale, al quale potranno seguire altri allestimenti provvisori, eventualmente proposti all’Amministrazione Comunale e finalizzati a presentare al più vasto pubblico possibile, idee ed iniziative provenienti dalle giovani realtà professionali del tessuto cittadino”.
I presupposti progettuali dell’intervento sono: la fruibilità dello spazio, per mezzo della costruzione di pedane calpestabili e sedute;  l’interattività con i visitatori, mediante sensori per attivare la nebulizzazione (risparmiando così acqua che viene comunque recuperata) e controlli per la regolazione del colore;  il contenimento dei costi, attraverso l’utilizzo di materiali adattati e di recupero.
“La Nebula è stata molto apprezzata dai visitatori del festival e dai semplici passanti. Questa fontana arcobaleno, nell’intenzione dei progettisti, vuole essere un esempio di riuso creativo, a basso costo, che sfrutta l’esistente mettendolo a sistema, implementando l’arredo urbano della città e le dinamiche, anche inaspettate, nell’utilizzo dello spazio pubblico. Stiamo valutando la possibilità di mettere a  regime questa esperienza, studiando la possibilità di concedere la struttura in oggetto e le componenti impiantistiche e di servizio realizzate, al servizio di qualificate proposte di allestimento provvisorio, costituendo di fatto un’area sperimentale di esperienza che consenta ai giovani di proporre, presentare e rendere pubbliche innovative idee, abilità e professionalità, al servizio della città di Terni”.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017