Notizia

"L'aumento delle poltrone a TerniReti atto di malgoverno"

(ufficio stampa) - "Con l’aumento delle poltrone a TerniReti - dichiara i capigruppo di Senso Civico, Alessandro Gentiletti, di M5s, Luca Simonetti, del Pd, Francesco Filipponi, di Terni Immagina, Paolo Angeletti -  il  nuovo governo cittadino ha rotto ogni argine di decenza, con la modifica allo statuto che consente di arrivare a ben cinque amministratori, questa Amministrazione Comunale si è rimangiata ogni promessa di cambiamento e discontinuità.
Come consiglieri comunali  - indipendentemente dall’appartenenza – riteniamo che aumentare i costi della politica sia un atto contrario ad ogni forma di buon governo, sia contrario al rispetto delle casse del comune e dei cittadini ternani che già sono chiamati a pagare un prezzo alto per gli errori amministrativi del passato.
A questi ora si aggiungono quelli  di una nuova classe dirigente che ci sembra che non stia dimostrando che l'amministrazione pubblica e il governo della città siano un servizio e non l'occasione per aumentare il proprio reddito.
Non bastava la giunta più costosa degli ultimi anni, con un esborso per le sole indennità di sindaco e giunta di oltre 430 mila euro l’anno. Ora si aggiunge una gestione delle partecipate viste come luogo dove scaricare le tensioni della maggioranza in merito alle nomine. L’allargamento del Cda di TerniReti – che alcuni consiglieri della stessa maggioranza hanno quantificato in almeno 300 mila euro l’anno -  va in questa direzione, creare più poltrone per accontentare più persone. Sono mesi che il Sindaco non nomina  uno dei pochissimi assessori realmente utili, quello al bilancio, perché ha paura di scontentare le forze politiche che lo sostengono. Sono mesi che il Sindaco non procede alle nomine delle partecipate e sono mesi che dalla maggioranza di centrodestra si avanzano candidature anche di persone impegnate in prima linea nell’ultima campagna elettorale.
Comprendiamo i dubbi di alcuni consiglieri della stessa maggioranza visibilmente imbarazzati. Comprendiamo la delusione di chi si augurava un governo di rilancio della città e che invece si è trovato una compagine che, in un anno, si è caratterizzata per l’aumento delle poltrone e dei costi della politica".
 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 26/06/2019