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"La Regione responsabile della crisi del trasporto pubblico”

La Regione responsabile della crisi del trasporto pubblico”


(Ufficio Stampa/Acot) – “La recente delibera della dimissionaria giunta regionale dell’Umbria in tema di trasporto pubblico rischia di vanificare il lavoro e gli sforzi fatti dalla nostra amministrazione comunale per cercare di migliorare i servizi venendo incontro alle esigenze dei cittadini”. Lo scrive in una propria nota l’assessore alla viabilità Benedetta Salvati, dopo che durante un incontro a Perugia con una delegazione di sindaci, l’assessore regionale Chianella ha annunciato pesanti tagli al settore dei trasporti pubblici che si ripercuoteranno sui Comuni, provocando una dura presa di posizione da parte dei Comuni stessi interessati dai tagli.
“Questa nostra giunta comunale – continua l’assessore Salvati - considerata la sacrosanta importanza che riveste la tematica del Trasporto Pubblico Locale per i cittadini e nonostante la condizione di dissesto del comune, causata dalle precedenti amministrazioni, si è impegnata a stanziare a bilancio le stesse somme del 2018. Siamo intervenuti con una prima delibera del 2 gennaio 2019 che non prevedeva alcun tipo di taglio, riuscendo a superare le difficoltà con la collaborazione del gestore del servizio, ottimizzando anche le linee extraurbane in collaborazione con la provincia”.
“Erano state affrontate e superate tutte le criticità segnalate dai cittadini nei mesi precedenti, evitando di intervenire con i tagli nei tre mesi estivi come accaduto nella scorsa estate, inserendo anche corse che prima non esistevano, come quella di via Bramante la domenica pomeriggio, e ripristinando il sevizio a Cospea che era stato soppresso a seguito della realizzazione del centro commerciale”.
“Tutto questo prima che la Regione cambiasse di nuovo le carte in tavola: voglio sottolineare, in questo senso, la grave contraddizione nell’operato della Regione Umbria che a dicembre 2018 ha sbandierato un accordo di programma con il Ministero dell'ambiente, mettendo a disposizione quota parte dei 4 milioni di euro per biglietti e abbonamenti agevolati per il servizio di Tpl nei mesi del blocco auto in tutto il territorio della conca ternana e poi, ora, provvede, senza consultarci, al taglio del servizio del trasporto pubblico anche negli stessi mesi in cui si dovrà ricorrere ai blocchi delle auto private”.
“Il risultato sarà che i cittadini si sentiranno vessati da enti che non tengono minimamente conto delle loro esigenze di mobilità all'interno del territorio, quali quelle di recarsi in modo agevole al posto di lavoro, accompagnare a scuola i figli e assistere anziani. Per non parlare delle gravissime ripercussioni sulle attività produttive e commerciali del centro e della periferia”.
“Che sia chiaro fin da subito – conclude Benedetta Salvati - a chi devono essere attribuite le responsabilità delle situazioni di difficoltà nelle quali si troveranno i cittadini. Responsabilità che sono da attribuire all’attuale giunta regionale dimissionaria che non ha saputo gestire con correttezza l’intera partita del trasporto pubblico locale e che lascerà in eredità a chi arriverà dopo le prossime elezioni ad amministrare la Regione dell’Umbria un terreno minato. A noi amministratori comunali, intanto, lascia problemi enormi che dovremo affrontare, come sempre in prima linea, confrontandoci con i cittadini e con le difficoltà di risolvere crisi non da noi provocate”.

GLD - Ufficio Stampa/Acot

Data aggiornamento della pagina: 25/06/2019