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“Per il Politeama arriva un piano residenziale e commerciale”

(ufficio stampa) – “Per il Politema recentemente è stato presentato un piano attuativo residenziale e commerciale. E’ un atto che desta fortissime perplessità, in quanto considero il Politeama  cinema e spazio culturale, elemento fondamentale per il rilancio del centro cittadino. E’ un atto legato al vecchio Prg, strumento urbanistico che ha previsto questa possibilità sia per il Politeama che per il Verdi”, lo ha detto l’assessore all’Urbanistica Enrico Melasecche nel corso dei lavori della 1° commissione, presieduta da Sara Francescangeli, che si è tenuta questa mattina. In merito al Teatro Verdi l’assessore ha detto, tra le altre  cose, di “non essere d’accordo con il consolidamento di una struttura vecchia ma non antica come l’attuale, la trovo una operazione senza molto senso. Occorre una struttura portante che risponda a tutti i criteri di sicurezza e di antisismicità, sull’estetica pronto a una consultazione popolare, fermo restando che vedo il Verdi come un elemento identitario della città, simbolo della Terni dell’Ottocento e del Novecento. In ogni caso va assolutamente salvaguardato il pronao, l’unica parte realmente originaria rispetto al resto della struttura ricostruita nel Dopoguerra. Questa soluzione l’avevo peraltro concordata con l’ingegner Giuseppe Belli a capo delle molte associazioni che sostengono da sempre l’estetica del Poletti.
Entro novembre mi impegno a definire il percorso di ricostruzione del Verdi  in quanto Terni ha bisogno di questo spazio culturale e identitario che non può essere supplito da altri luoghi, per questo come amministrazione abbiamo detto no a quelle proposte che vorrebbero realizzare strutture teatrali da 900 posti al Cmm. Sul Verdi va detto che al momento non esiste un quadro finanziario certo, in quanto quello ereditato dalla precedente amministrazione non è supportato da atti amministrativi o da impegni da parte della Regione”.
In merito al Verdi l’assessore alla Cultura, il vicesindaco Andrea Giuli, ha detto, sempre in commissione, che sarebbe auspicale nell’ambito del dibattito cittadino tra teatro polettiano e teatro moderno “una situazione intermedia dal punto di vista stilistico, un teatro all’italiana dai connotati moderatamente moderni”.

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 03/10/2018