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"Il Ceffas farà concorrenza sleale alle associazioni di promozione sportiva”

(Direzione Generale/Uff. Stampa) – “Il dibattito in consiglio comunale sulla costituzione della Fondazione Ce.F.F.AS e la votazione con la quale la maggioranza consiliare — con il decisivo sostegno del Gruppo Misto che le ha tenuto il numero legale — ha approvato il relativo atto sono stati davvero esemplari rispetto alla cultura politica e al modo di intendere la cura e il governo della “cosa pubblica” che caratterizzano l’attuale Amministrazione e almeno una gran parte delle forze politiche che la sostengono”. Lo scrive, in una propria nota diffusa oggi, Cinzia Fabrizi, consigliere del gruppo Lista Baldassarre.
“Il Ce.F.F.AS. è nato ed è vissuto grazie al contributo essenziale delle associazioni di promozione sportiva; oggi con la costituzione della Fondazione viene ufficialmente sancita la totale esclusione (già in realtà iniziata in modo strisciante negli ultimi anni) delle associazioni dalla sua gestione. Tutto è ricondotto al completo controllo del “pubblico”, cioè di chi governa la città”.
“Gli argomenti che ho addotto durante il mio intervento in consiglio comunale, per quanto evidenti, per quanto documentati, per quanto suggeriti da chi da anni opera con competenza e dedizione nel settore, sono stati accolti con malcelata insofferenza. Così come con fastidio è vista la stessa presenza di quelle associazioni che pure, come ho detto, il Ce.F.F.AS. hanno creato e fatto vivere”.
“La Giunta vuole realizzare una Fondazione destinata a svolgere una pluralità di attività in concorrenza con quelle che già svolgono le associazioni di promozione sportiva, ma usufruendo di una serie di vantaggi: uso gratuito di palestre e attrezzature sportive, priorità nella scelta degli orari di utilizzo delle strutture, uso gratuito di un ufficio, disponibilità di personale del Comune. In forza di questi vantaggi la Fondazione Ce.F.F.AS. svolgerà, pertanto, attività — rivolte, si badi bene, a tutti i cittadini, con redditi bassi e con redditi alti — a prezzi inferiori rispetto a quelli che possono praticare le associazioni di promozione sportiva. Sarà protagonista, insomma, di una sorta di concorrenza sleale che metterà in seria difficoltà questi enti che spontaneamente sono nati nella società”.
“Ciò – si legge nella nota di Cinzia Fabrizi -  è esattamente il contrario di quello che prevede il principio di sussidiarietà: l’ente pubblico, invece di aiutare e sostenere le attività svolte dai privati, le ostacola. Non solo: in un momento in cui ad ogni livello si chiede agli enti pubblici di fare un passo indietro, di diminuire i costi e di alleggerire le strutture, il Comune di Terni vuole creare un nuovo organismo con un Consiglio di Amministrazione (per i consiglieri sono ovviamente previsti dei “rimborsi spese”), con dei Revisori dei Conti, con ulteriore personale dipendente assunto dalla Fondazione. Ancora: in un momento in cui per la scarsità di risorse si taglia sui servizi essenziali si fa la scelta di dotare la Fondazione Ce.F.F.AS di un fondo (il cui importo non viene indicato) che grava sul bilancio comunale e di rinunciare a tutte le entrate che il Comune potrebbe avere concedendo a pagamento l’uso delle sue strutture sportive”.
“Se veramente lo scopo fosse quello di permettere a persone non abbienti di svolgere attività sportive, invece di ricorrere all’istituzione dell’ennesimo ente inutile che pesa sulle tasche di tutti noi basterebbe siglare con le associazioni di promozione sportiva delle apposite convenzioni, rinnovando, tra l’altro, la collaborazione virtuosa già sperimentata in un ormai lontano passato con l’associazionismo privato”.
“Oggi come non mai è urgente rompere con una impostazione in cui il pubblico tende ad occupare ogni spazio a favore di un sistema che incoraggi e sostenga la ricchezza delle iniziative spontanee dei cittadini. Eppure questa vicenda chiarisce una volta di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la Giunta che regge il Comune di Terni non ha alcuna intenzione di applicare quel principio di sussidiarietà di cui continuamente (spesso senza comprenderne davvero la natura) a ogni livello ci si riempie la bocca, ma di cui puntualmente si fa scempio nel concreto agire politico. Quel principio di sussidiarietà che però, occorrerà pur ricordarlo, è proclamato a gran voce nella Costituzione della Repubblica!”.
“Ma forse – conclude Cinzia Fabrizi - l’importante è creare, con la costituenda Fondazione Ce.F.F.AS., nuove poltrone e poltroncine da assegnare agli “amici” di chi detiene il potere? Che si tratti dell’ennesimo — forse in questo caso piccolo, ma comunque significativo — tassello di quel mosaico clientelare, di quel sistema di potere che soffoca da decenni la città? Il lupo perde (forse) il pelo, ma non il vizio”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017