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FarmaciaTerni: il consiglio comunale approva il nuovo statuto

(ufficio stampa) – Il consiglio comunale ha approvato, con 25 voti a favore e 5 astenuti, nella seduta di oggi pomeriggio, la proposta di modifica dello statuto della società FarmaciaTerni.
Ricostruendo, lo statuto era stato approvato nel 2015 durante la trasformazione dell’Azienda Speciale Farmacie Municipalizzata in FarmaciaTerni Srl. Nel 2017 lo statuto era stato modificato prevedendo la possibilità di ingresso del socio privato in vista delle operazioni di cessione inserite nel Piano di riequilibrio finanziario dell’Ente.
Il mutato contesto amministrativo-contabile dell’Ente ha fatto venir meno i presupposti a sostegno delle scelte e delle motivazioni che hanno giustificato la vecchia modifica e contestualmente è cambiata la volontà dell’Amministrazione, dall’iniziale previsione di cessione delle quote al socio privato, a quella attuale di un mantenimento della partecipazione con previsione di azioni di razionalizzazione.
Si è reso necessario, quindi, procedere a nuove modifiche per adeguare lo statuto anche alla normativa sopraggiunta e al regolamento sul Controllo analogo recentemente approvato dall’Ente. “Lo statuto  - dichiara il sindaco Leonardo Latini - preesisteva all’entrata in vigore della legge Madia, quindi è stato necessario modificarlo adeguandolo al dettato normativo sotto l’aspetto, ad esempio, della composizione del capitale. Sindaco. C'è stato un percorso normativo e amministrativo. A settembre è stata revocata la decisione di cedere quote di FarmaciaTerni. Necessità di adeguare inoltre lo statuto alla Madia. Si incide su due aspetti: si va a sancire il controllo dell’Ente comunale sulla società; il capitale sociale rimane negli enti pubblici”.”
Il testo modificato prevede che l’80% del fatturato della società dovrà essere effettuato nello svolgimento dei compiti ad essa affidati dal Comune di Terni. La produzione ulteriore rispetto al limite di fatturato, che può essere rivolta anche a finalità diverse, è consentita solo a condizione che la stessa permetta economie di scala o altri recuperi di efficienza sul complesso dell’attività principale della società. Inoltre, all’art. 5 comma 2, si dispone che la partecipazione di capitale privato è consentita solo se prescritta da norme di legge o intervenga in forme che non comportino controlli o potere di veto, né l’esercizio di un’influenza determinante sulla stessa società controllata.
Valdimiro Orsini (Pd): “Proposta coerente con quanto deciso lo scorso dicembre dall'intero consiglio comunale . Chiedo al sindaco se è previsto l’ingresso di altri comuni nel capitale sociale. Occorre una discussione strategica sulle partecipate su questo concordo con il M5s, al momento non abbiamo una strada certa. Mi auguro che questa discussione ci sia nel più breve tempo possibile. Ci sono aziende che galleggiano, che rischiano di affondare. Mi riferisco anche a Terni Reti, con richieste da parte del Comune non sostenibili. La modifica di oggi non era urgente, non era così necessaria, era meglio farle dopo il piano industriale e quello finanziario. Per questo voto di astensione del Pd”.
Thomas De Luca (M5s): “Attendo ancora che la 3° commissione convochi una seduta per un ragionamento complessivo sulle partecipate dell’Ente. Al momento si procede per spot, un ragionamento insufficiente,  che mette a repentaglio il futuro delle partecipate e di tutto l’Ente. Il dissesto è arrivato per il mancato controllo sulle partecipate. Su Asm c’è un continuo movimento sotterraneo sugli asset strategici, dovrebbe essere il consiglio comunale a decidere sulle prospettive future dell’azienda. Invece assistiamo a movimenti che vanno da Perugia e Roma ma che non passano per il consiglio comunale di Terni. Noi non abbiamo un approccio ideologico, votiamo in maniera favorevole alla modifica dello statuto perché si riporta FarmaciaTerni a società in house. L’obiettivo è una azienda che porti un milione di euro l’anno di utili per investirli nel sociale”.
Emanuele Fiorini (misto): “E’ arrivato il momento di nominare l’assessore alle Partecipate. Servirebbe. Sull’atto che andiamo a votare osservo che ci sono incongruenze materiali sul nuovo regolamento”.
Alessandro Gentiletti (Senso Civico): “Condivido necessità di un dibattito complessivo, nel quale emerga l’orientamento della maggioranza finora non chiaro. Atti amministrativi contradditori da parte della maggioranza. Questa delibera sembra solo essere frutto di un timore. La città non merita improvvisazione. La questione del ruolo di FarmaciaTerni e delle altre partecipate ha bisogno di un dibattito serio. La maggioranza non ci ha detto la sua visione. Anzi negli ultimi mesi ha cambiato spesso idea in proposito. È passata da una idea liberale ad una intermedia fino a fare completamente inversione di marcia puntando sul controllo pubblico. Il cuore della delibera è l'art. 5.2. dove l'amministrazione sembra mettere le mani avanti dicendo che non ha influenza determinante sulla partecipata. Mi domando se questa scelta non sia soltanto frutto di porre rimedio alle decisioni assunte negli ultimi tempi, al timore che la corte dei conti potesse aver da ridire sulla riduzione dei canoni di servizi e in futuro quelli di locazione, come aiuto di stato configurante alterazione della concorrenza. Le decisioni si devono prendere per visione strategica e politica e per tutelare gli amministrati, non navigando a vista in modo schizofrenico per cercare di tutelare gli amministratori.”.
Il sindaco Leonardo Latini: “Le partecipate scontano eredità gravose. Il primo atto è metterle in sicurezza. Gli atti su FarmaciaTerni vanno in questa direzione. Oggi c’è un adeguamento dello Statuto anche alla luce delle scelte che ha fatto questa amministrazione con la volontà di mantenerla pubblica”.
Leonardo Bordoni (Lega): “Non mi sottraggo, come presidente della 3° commissione, all’invito alla discussione. Questa è una delibera che riprende il testimone lasciato all’unanimità dal consiglio comunale. E’ un adeguamento. Risolveremo tutte le criticità che incontreremo, abbiamo incontrato una serie di macerie, la cui responsabilità è chiara, stiamo lavorando per rimuoverle”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Data aggiornamento della pagina: 05/06/2019