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Due capolavori ternani a Tutta l'Umbria una mostra

Due capolavori ternani a Tutta l'Umbria una mostra

 

(ufficio stampa) - Due capolavori ternani parteciperanno alla grande mostra Tutta l’Umbria una mostra. La mostra del 1907 e l’arte umbra tra Medioevo e Rinascimento  che verrà inaugurata sabato 10 marzo a Perugia. La rassegna, curata da Cristina Galassi e Marco Pierini, col patrocinio della Conferenza episcopale umbra, della Regione e del Comune di Perugia, col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, prende spunto dalla storica Mostra d’antica arte umbra del 1907, la più imponente esposizione mai organizzata nella regione, che attraverso  poco meno di mille pezzi (170 dipinti, più di 30 sculture e arredi lignei e in pietra, un centinaio di manufatti di oreficeria, 300 oggetti tra paramenti sacri, tessuti e merletti antichi, 160 codici miniati e circa 200 ceramiche), contribuì a definire per la prima volta le caratteristiche della scuola umbra e i suoi tratti originali.
La mostra che si tiene ora alla Galleria Nazionale dell'Umbra presenterà circa 130 opere di autori quali Arnolfo di Cambio, Gentile da Fabriano, Niccolò di Liberatore, Benozzo Gozzoli, Matteo da Gualdo, Pintoricchio e Perugino, e riproporrà, con grande impatto visivo grazie all’allestimento progettato da Daria Ripa di Meana e Bruno Salvatici, la sorprendente ricchezza dell’arte che fiorì in Umbria tra Medioevo e Rinascimento, mettendo parallelamente in evidenza l’evoluzione degli studi storico-critici condotti nel lasso di tempo che va dal 1907 a oggi.
Il Comune di Terni ha concesso in prestito due importanti opere d’arte che si trovano custodite nel museo d’arte moderna e contemporanea A. De Felice. Si tratta della preziosa tavola di Benozzo di Lese detto Benozzo Gozzoli,   Le nozze mistiche di Santa Caterina di Alessandria con i santi Bartolomeo, Francesco e Lucia, opera del 1466, realizzata a tempera su tavola  con lamina in oro, proveniente  dalla chiesa di  Santa Maria dell’Oro.  La ricercatezza dell’esecuzione e la perfetta conservazione ne fanno un autentico gioiello di arte rinascimentale.
L’altra opera è di Niccolò di Liberatore detto l’Alunno, Cristo crocifisso tra i santi Francesco e Bernardino da Siena . E' una grande tela di cm. 225 x165 datata al 1497, uno stendardo  che si trovava originariamente nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. Entrambe le opere sono entrate a far parte della collezione d’arte antica del Comune di Terni in seguito al decreto Pepoli, dopo l’Unità d’Italia.
Le due opere saranno esposte accanto ai capolavori dei più grandi maestri umbri dell’antichità e sicuramente è un’importante occasione per promuovere  patrimonio artistico di Terni e il museo De Felice di Terni.
 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 07/03/2018