Evento

Baldo Savonari: trent’anni di pittura

Baldo Savonari: trent’anni di pittura

Data

dal 06 Ottobre 2017 al 30 Ottobre 2017

Orario

10:00

Luogo

CAOS (Centro Arti Opificio Siri) Consulta la mappa salva data

Baldo Savonari, di origini siciliane, è nato a Erice nel 1942, si definisce un pittore di “bottega”, un artista che con sapienza e passione ha imparato il proprio mestiere frequentando gli studi di buoni maestri, dai quali ha assimilato le tecniche e la filosofia del lavoro artigianale.

Fino al 1975 viene influenzato dai pittori astrattisti o comunque non figurativi, nel 1976 l’incontro con l’opera futurista di Giacomo Balla e Umberto Boccioni cambia direzione al suo lavoro che si incentrerà sulla rappresentazione cromatica del movimento, fin quando nel 1985, in una notte magica, nella solitudine del suo studio in un ambiente di pertinenza dell’Abazia di Farfa in Sabina, mentre sta contemplando le Battaglie del pittore rinascimentale Paolo Uccello, noto per le sue audaci prospettive, avviene la folgorazione che unirà nella sua pittura la cultura del Rinascimento al dinamismo del Futurismo:

“Un filo sottile, ma fortissimo, lega la scoperta della Prospettiva alla bella follia del Movimento, un filo che rende veramente diversa la pittura italiana da qualsiasi altra pittura”

Nel 1986, Savonari, rivisitando e interpretando la battaglia di Paolo Uccello, firma la sua prima opera d’intonazione futurista, fondando un movimento ispirato al Futurismo con la redazione del Manifesto del Terzofuturismo. Seguiranno importanti mostre in Italia (Roma, Ostia, Alcamo, Erice, Palermo, Montepulciano, Trapani, Lecce, Milano, Rieti, Cittaducale, Castelnuovo di Farfa, ecc.) e fuori dai confini nazionali (Stoccolma, San Marino, ecc.), inoltre l’impianto di una galleria permanente al Saracen Hotel di Isola delle Femmine a Palermo.

Ciò che affascina Savonari del Futurismo è lo studio delle vibrazioni cromatiche, la rappresentazione del movimento, l’energia latente che riposa nella materia e soprattutto l’evocazione dell’intensità vitale dei fenomeni, siano essi naturali o artificiali. La sua avversione verso ogni ordine precostituito lo porta a detestare “la copia dal vero”.

Nella sua opera nulla è lasciato al caso, ogni tono, ogni forma, ogni elemento del quadro sono frutto di un meditato ragionamento. I suoi quadri trasudano equilibrio, pensiero, logica, ma allo stesso tempo coinvolgono lo spettatore in un turbinio di forme e colori, nei quali si avverte un’elaborazione culturale che dal Rinascimento giunge fino ai nostri giorni.

Manifesto della mostra

Info utili:

Inaugurazione venerdì 6 ottobre alle 17.30

Dal 6 al 30 ottobre 2017 | mar > dom 10>13 e 17>20 | CAOS Sala Carroponte 

Data aggiornamento della pagina: 27/03/2019